sabato 13 aprile 2013
«Oltre la crisi». Storie, volti e nomi di chi ce l’ha fatta. L’ateneo di largo Gemelli mette in mostra le sue eccellenze. Dall’ambiente alla telematica, dalla zootecnia alla comunicazione. Domani in tutte le parrocchie il richiamo al legame della Chiesa con l’ateneo, principale «risorsa educativa» (di Enrico Lenzi)
IL RETTORE Anelli: «Noi, al servizio della libertà educativa»
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Il ricercatore dell’Istituto di Zootecnica della facoltà di Agraria di Piacenza; la partecipazione dell’Alta Scuola impresa e società (Altis) al progetto di un sistema di comunicazione che consente alle persone non udenti di effettuare normali telefonate utilizzando le tecnologie di riconoscimento e sintesi vocale; il docente di Politiche economiche per le risorse e l’ambiente che studia un progetto per la completa tracciabilità degli scarti alimentari nella produzione industriale; i molti vincitori di borse di studio nelle diverse facoltà dell’ateneo. Sono i volti veri di un impegno che l’Università Cattolica del Sacro Cuore da oltre 90 anni mette in campo al servizio del Paese e della Chiesa italiana. Storie, volti e nomi che nella Giornata, che la comunità ecclesiale italiana dedica all’ateneo fondato da padre Agostino Gemelli, danno concretezza e testimonianza di quell’impegno a favore delle «nuove generazioni oltre la crisi», come recita lo slogan scelto quest’anno dall’Istituto di Studi Superiori «Toniolo», Ente fondatore e promotore dell’ateneo dei cattolici.Basta scorrere il sito on line dell’Università Cattolica per leggere molte di queste storie. Ecco Nicola Bacciu, che grazie alla sua attività di ricerca con il gruppo di genomica animale del professor Paolo Ajmone Marsan alla facoltà di Agraria di Piacenza, è stato ora chiamato da un colosso della farmaceutica statunitense. Oppure l’impegno promosso dall’intera Alta Scuola Impresa e Società (Altis) della Cattolica che ha partecipato ad un progetto internazionale che svilupperà un sistema di comunicazione che consente alle persone non udenti di effettuare normali telefonate. E sempre dai chiostri e dalle aule della Cattolica esce un progetto, promosso da Roberto Zoboli, docente di Politiche economiche per le risorse e l’ambiente, circa la possibilità di «costruire una completa tracciabilità degli scarti alimentari per rendere più responsabile il consumatore nell’acquisto di un prodotto» e anche come lotta alla fame. Un biglietto da visita anche per Milano 2015, che con l’Expo parlerà proprio di alimentazione. Storie e persone, che sono solo la punta di iceberg di iniziative che la Cattolica mette in campo ogni giorno con la sua didattica e le opportunità di studio all’estero o di contatti con il mondo dell’impresa prima della conclusione degli studi. Un impegno a favore delle giovani generazioni in un luogo, come ha scritto nel suo messaggio per la Giornata papa Francesco, «privilegiato in cui la speranza dei giovani può tradursi in percorsi concreti di crescita culturale e professionale». E domani la Chiesa italiana, in tutte le parrocchie, ribadirà il proprio legame con l’ateneo, considerato «una tra le principali risorse in campo educativo»
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