lunedì 12 marzo 2012
La Camera, con un odg proposto da Alfredo Mantovano (Pdl) e firmato da tutta la maggioranza più la Lega, chiede all'esecutivo di impegnarsi in una campagna sui rischi del gioco.
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Attenzione: «L’azzardo – come il fumo – fa male». In attesa dell’annunciata azione legislativa del governo, la Camera chiede all’esecutivo di impegnarsi in una campagna informativa sui rischi insiti nei giochi legali. Il pressing bipartisan del Parlamento su Palazzo Chigi registra un’altra pagina importante, con l’ordine del giorno proposto da Alfredo Mantovano del Pdl e sottoscritto da deputati di tutti i gruppi: destra, sinistra, centro e opposizione. Martedì il voto in aula.Mentre al Senato è già partito l’iter nelle commissioni riunite Giustizia e Finanza su quattro disegni di legge di Pdl, Pd e Idv, alla Camera in commissione Affari sociali prosegue una fitta serie di audizioni. Ma dell’“emergenza gioco d’azzardo” si discuterà anche in aula dopodomani, martedì. In coda alla conversione in legge del decreto sulle semplificazioni, i deputati dovranno infatti votare l’ordine del giorno dell’ex sottosegretario all’Interno Mantovano.I firmatari sono – per ora – per il Pdl (oltre allo stesso Mantovano) Giuseppe Marinello, Alessandro Pagano, Eugenia Roccella e Barbara Saltamartini; per l’Udc Paola Binetti e Luisa Capitanio Santolini, per il Pd Francesco Boccia; per la Lega Massimo Pelledri. Una delle fonti di copertura finanziaria» del decreto semplificazioni, infatti, viene indicata proprio nei «proventi dei giochi d’azzardo legali».In Italia il gioco – anche solo quello legale – ha raggiunto dimensioni assolutamente preoccupanti, sostengono i promotori. Un dato aiuta a capire: i 76,1 miliardi di euro bruciati dagli italiani in slot machine, videpoker, lotto e gratta & vinci (erano 14,3 nel 2000) sono pari a una spesa media annua procapite di 1.260 euro. Tutti, neonati inclusi.L’ordine del giorno, inizialmente concepito come emendamento al decreto semplificazioni – poi decaduto per la fiducia – impegna dunque il governo «ad avviare una campagna informativa pubblica sui rischi derivanti dal gioco d’azzardo e un’azione di sensibilizzazione nelle scuole». Un’opera di prevenzione, sostengono i promotori, «possibile e auspicabile – a legislazione vigente – analoga a quella da tempo avviata contro il fumo, che parta dalla Presidenza del Consiglio e che, senza impedire l’accesso ai giochi (come non viene ostacolato l’acquisto delle sigarette), tuttavia spieghi con chiarezza quali sono le reali probabilità di successo derivanti dal ricorso a ogni singolo gioco e indichi che “l’azzardo (come il fumo) fa male”». Allo stesso tempo, aggiunge l’ordine del giorno, «per i danni in sé derivanti dal gioco d’azzardo, pur se lecito, e per le intromissioni, sul fronte illecito, della criminalità organizzata, va promossa una più articolata attività informativa all’interno di ogni ordine di istituto scolastico, nell’ambito dell’educazione alla legalità».Due i dati che preoccupano in particolare i sostenitori dell’iniziativa. Il primo è la forte crescita del fenomeno, incentivato dalla «estrema varietà dell’offerta, dalle tabaccherie ai bar fino alla nuova ed estesa frontiera on line. L’altro elemento è l’attrazione operata dal mondo delle scommesse sulle «fasce di popolazione più svantaggiate: secondo un istituto di ricerca, il 47% degli indigenti e il 66% dei disoccupati». Almeno 800 mila in Italia, secondo le stime più prudenti, il numero «di chi ha superato la soglia della capacità di dominarsi sotto tale profilo».Il voto di martedì sull’ordine del giorno - che i promotori si augurano unanime - non conclude l’iniziativa: «Se fra un tempo congruo, ad esempio un paio di mesi, il Governo non avrà dato risposte – spiega Mantovano – chiederemo un sollecito. Non una messa in mora, ma un richiamo autorevole dal Parlamento, nell’ambito di una leale collaborazione istituzionale».
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