Ivan Bogdanov, capo degli ultras serbi responsabili degli scontri che il 12 ottobre del 2010 portarono alla sospensione della partita Italia-Serbia allo stadio Ferraris di Genova, è stato condannato a tre anni e tre mesi con rito abbreviato. Lo riferiscono fonti giudiziarie. Oltre a Bogdanov sono stati condannati anche Daniel Janjic, a due anni e otto mesi, Nicola Klicovic a tre anni e Srdan Jovetic a due anni e sei mesi. Al momento, riferiscono le fonti, i legali dei quattro non hanno ancora fatto richiesta affinché i loro assistiti vengano rimessi in libertà.«Provengono da una cultura dove chi sbaglia paga. Sanno di avere commesso un reato»: così l'avvocato
Riccardo Di Rella commenta la condanna dei quattro ultrà serbi, suoi assistiti. «Sono già detenuti da cinque mesi - ha detto il legale - se non fossero serbi sarebbero già usciti. Abbiamo visto fatti peggiori in altre circostanze, e tutti erano stati scarcerati poco tempo dopo».«Forse loro si aspettavano una pena peggiore - ha proseguito Di Rella - in considerazione del fatto che chi ha patteggiato un solo reato ha preso due anni», il riferimento è agli altri quattro ultrà serbi che il 2 febbraio scorso avevano patteggiato la pena (condanna sostituita con l'espulsione). L'avvocato ha anche osservato come i quattro serbi, in carcere, abbiano sempre avuto un comportamento ineccepibile.