venerdì 22 marzo 2019
Incontro «fruttuoso» e con «ampie condivisioni» tra i due capi di Stato al Quirinale, per rinsaldare l'antica amicizia. Memorandum «cornice ideale» per rinforzare collaborazione
Mattarella e Xi: tra Italia e Cina scambi e investimenti a due sensi
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Una visita che serve a rinsaldare i rapporti, a testimoniare l'amicizia tra Italia e Cina e a sottolineate le numerose condivisioni tra i due Paesi. Non a caso la visita ufficiale è iniziata proprio dall'incontro tra i due capi di Stato al Quirinale: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente cinese Xi Jinping. In una Roma blindata, soprattutto al centro storico, e con una delegazione importante di personalità arrivate da Pechino, Mattarella ha voluto chiarire subito la sua idea di Via della Seta: «È una strada a doppio senso e lungo di essa devono transitare non solo commercio ma talenti, idee, conoscenze». Ecco perché la firma del Memorandum Italia-Cina «è un segno dell'attenzione per una cornice ideale per un incremento delle collaborazioni congiunte tra imprese italiane e imprese cinesi». Così come per i benefici che potrebbe portare anche all'Europa, visto che il memorandum rappresenta un «interesse in ambito della strategia Ue». Poi il capo dello Stato ha voluto chiarire anche le motivazioni della vitisita di Xi Jimping a Roma: «È l'occasione per registrare il livello eccellente dei rapporti tra Cina e Italia e per imprimervi sviluppo ulteriore». Perciò il 2020 sarà l'anno culturale e del turismo tra Italia e Cina, «a conferma dell'interesse che i due popoli nutrono uno per l'altro».

Dal canto suo, il presidente cinese, nell'incontro congiunto a fine colloquio con Mattarella ha confermato le «ampie e numerose condivisioni» sul piano per «rivitalizzare l'antica Via della Seta». In più ha aggiunto che «la parte cinese vuole uno scambio commerciale a due sensi e un flusso degli investimenti a due sensi». Così dall'accordo firmato nel settembre
scorso, ha assicura, vi saranno «vantaggi rilevanti per tutti i Paesi coinvolti». Cina e Italia sono partner strategici con mutuo rispetto e fiducia, dice Xi, «fra di noi non c'è nessun conflitto di interesse e sappiamo entrambi come rispettare le preoccupazioni della controparte». Infine ha ringraziato l'Italia per «l'accurata e squisita accoglienza: nonostante la distanza geografica, i due popoli nutrono da sempre una profonda amicizia».

Mentre il marito era a colloquio con Mattarella, la fist lady cinese si è concessa una visita di venti minuti al Palazzo del Quirinale. Vestita di verde pistacchio chiaro, con vestito coat dress al ginocchio e tacco alto, Peng Lyuan all'arrivo al Quirinale non ha smentito il suo stile moderno e raffinato. Completamente a suo agio a fianco della figlia del presidente Sergio Mattarella, Laura - vestita con tailleur chiaro di tessuto boucle - ha percorso il cortile d'onore lateralmente mentre i due leader, al centro, passavano in rassegna il picchetto d'onore.

Dopo l'incontro al Quirinale, il presidente cinese Xi Jingping si è invece spostato all'Altare della Patria in piazza Venezia, dove ha deposto una corona, già fatta arrivare sul posto dal suo albergo. Anche in piazza Venezia è ingente lo spiegamento di forze armate in alta
uniforme.

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