mercoledì 19 gennaio 2011
Sono poco più di 130 mila gli alunni disabili che siedono tra i banchi delle classi italiane, ma la presenza di istituti con strutture per il superamento delle barriere architettoniche appare ancora troppo bassa, seppure in aumento. È quanto emerge dall'indagine Istat "L'integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di I grado, statali e non statali".
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Sono poco più di 130 mila gli alunni disabili che siedono tra i banchi delle classi italiane, ma la presenza di istituti con strutture per il superamento delle barriere architettoniche appare ancora troppo bassa, seppure in aumento. È quanto emerge dall'indagine Istat "L'integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di I grado, statali e non statali", relativa agli anni scolastici 2008-2009 e 2009-2010 diffusa oggi.A più di 30 anni dall'emanazione della legge (n. 577/77), che ha dato avvio al processo di integrazione dei ragazzi con disabilità nelle scuole pubbliche, l'Istat sottolinea che i risultati conseguiti mostrano in Italia livelli elevati di inserimento. Nelle scuole primarie e secondarie di I grado, statali e non statali, negli ultimi 20 anni, si è assistito ad una crescita progressiva della presenza di alunni con disabilità. Per la scuola primaria si è passati dall'1,7% nell'anno scolastico 1989-1990 (poco più di 54 mila alunni con disabilità) al 2,6% nell'anno scolastico 2009-2010. Per la scuola secondaria si sono registrati incrementi superiori: nel 1989-90 la percentuale di alunni con disabilità rappresentava l'1,9% del totale degli alunni (poco più di 45 mila alunni con disabilità), mentre nell'anno scolastico 2009-2010 tale percentuale aggiunge il 3,3% della popolazione scolastica. 
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