giovedì 31 agosto 2017
I fondi ci sono, le informazioni sulla messa in sicurezza antisismica no. E l'anagrafe scolastica va a rilento
Una casa distrutta dal terremoto a Ischia (Ansa)

Una casa distrutta dal terremoto a Ischia (Ansa)

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La sicurezza antisismica degli edifici scolastici a Ischia è un mistero. Anche se fondi sono stati stanziati e spesi. Ma sono sicure le scuole di Ischia? Hanno avuto lavori di adeguamento sismico? Hanno la certificazione obbligatoria per legge? Domande legittime dopo le verifiche dei tecnici della Protezione civile che hanno dichiarato inagibili 10 edifici scolastici e altri 7 parzialmente inagibili su 27 controllati a Casamicciola e Lacco Ameno. Eppure se un genitore, uno studente, un insegnante vuole avere risposte non le trova. Purtroppo neanche nell’Anagrafe dell’edilizia scolastica sul sito del ministero dell’Istruzione. Cliccando su 'Scuola in chiaro' del Miur e cercando le scuole di Ischia, alla voce 'edilizia' non si trova nessuna informazione, né sui lavori né sulla certificazione, tutto vuoto. Né per Casamicciola, né per Lacco Ameno, né per gli altri comuni.

«Eppure l’Anagrafe è nata proprio come strumento di trasparenza, soprattutto per le famiglie. Istituita dalla legge n. 23 del 1996, è partita solo dopo diciannove anni, nell’agosto del 2015. Un gravissimo ritardo per uno strumento fondamentale per conoscere lo stato di salute delle scuole italiane e gli interventi nel tempo, ma che andrà fatta funzionare meglio». Così scrivevamo un anno fa in occasione del terremoto di Amatrice e del crollo di alcune scuole. Anche allora, infatti, avevamo trovato ben poche informazioni e imprecise. Questa volta nulla. La responsabilità è soprattutto delle Regioni e dei Comuni: troppi dati ancora imprecisi, vecchi, non aggiornati o, addirittura, mancanti. E allora per avere qualche informazione bisogna ricorrere alla Struttura di missione #Italiasicura della Presidenza del Consiglio dei ministri e nello specifico al settore che si occupa dell’edilizia scolastica, coordinato da Laura Galimberti.

Ebbene per quanto riguarda l’isola di Ischia, il Comune di Lacco Ameno ha beneficiato di 486mila euro per l’intervento sulla scuola secondaria di primo grado (delibera Cipe 2007/13, fondi ministero delle Infrastrutture). Casamicciola Terme ha visto quattro interventi per oltre un milione e duecentomila euro (delibera Cipe 2007/13, fondi Ministero delle Infrastrutture). Di questi, due interventi interessano un istituto superiore e quindi sono gestiti dalla Città Metropolitana di Napoli. Il Comune di Ischia un intervento per la scuola elementare di circa 350mila euro e uno per un istituto superiore per circa 750mila euro ( fondi Pon/Por, cioè comunitari). Barano d’Ischia cinque interventi per 590mila euro (delibera Cipe 2007/13, fondi Ministero delle Infrastrutture). Forio d’Ischia due interventi per 370mila euro totali (delibera Cipe 2007/13, fondi Ministero Infrastrutture).

Dunque nell’isola sono arrivati più di 3,7 milioni di euro. Una parte dei 342 milioni ricevuti dalla Regione Campania, tra finanziamenti statali e europei, per 1.095 interventi che coinvolgono 289 scuole dal 2012 ad oggi. Dunque i soldi ci sono e non pochi. Per cosa? Nelle schede delle scuole di Ischia si legge 'Risparmio energetico, messa in sicurezza degli edifici scolastici, messa a norma degli impianti, garantire l’accessibilità a tutti negli istituti scolastici, promuovere le attività sportive'. Dunque si parla di 'messa in sicurezza' ma nessun riferimento alla 'sicurezza antisismica', né in termini di 'adeguamento', obbligatorio per una zona 1, ad alto rischio sismico, né di 'miglioramento', meno impegnativo e costoso ma adatto solo a zone a rischio inferiore. Chi dovrebbe avere queste informazioni sono i Comuni. «Visti i ritardi e le carenze dell’Anagrafe – spiega Adriana Bizzarri, responsabile scuola di Cittadinanzattiva – per il nostro rapporto annuale che presenteremo a settembre abbiamo fatto ricorso allo strumento dell’accesso civico in duemila Comuni e stiamo raccogliendo dati molto interessanti».

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