martedì 15 giugno 2010
Quagliariello annuncia per la prossima settimana un tavolo per studiare misure alternative. Il sottosegretario Augello conferma l’impegno del governo contro i truffatori, e ammette: «Bisogna agire con intelligenza».
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L'innalzamento dal 74 all’85 per cento della soglia di gravità dei disabili per il diritto all’assegno di invalidità non sarà nella manovra correttiva del governo. Il punto «sarà senz’altro modificato». Non ci sono dubbi: «Sono un uomo di sani principi e posso dirlo con certezza». Il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri si espone in prima persona senza lasciare spazio a ripensamenti. «C’è già una sensibilità del governo», che non aveva alcun particolare «accanimento» nei confronti dei portatori di handicap. «Sarà invece intensificata la lotta ai falsi invalidi». Il presidente dei senatori pdl riferisce di una serie di contatti da giorni con i colleghi parlamentari e i membri dell’esecutivo. Il suo vice, Gaetano Quagliariello, conferma.«Il vero limite – ripete un concetto tanto caro al ministro Tremonti – è la parità del saldo». Ma i «suggerimenti per cambiare il testo» ci sono già e a breve, verosimilmente però non prima della prossima settimana, «ci sarà un tavolo per studiare le modifiche» che riguarderanno «i tanti aspetti sub judice». La manovra dovrà «difendere i più deboli» e proprio per questo sarà combattuta la pratica «della falsa invalidità», ripete il vicepresidente dei senatori pidielle. La modifica, poi, non sarà l’unica, è certo anche il sottosegretario alla funzione pubblica Andrea Augello, per niente tenero con le misure disegnate dal ministro Tremonti. Si è agito «non con missili intelligenti, ma con il defogliante, il napalm», dice Augello. «Su questo, ma anche su altri argomenti», spiega: «tutte buone cause», su cui bisognerà tornare sopra. Sempre salvando il saldo di una manovra correttiva indispensabile, anche per il sottosegretario.E di certo la prossima settimana il taglio agli assegni dei disabili sarà sul tavolo della commissione Affari sociali di Palazzo Madama, annuncia il senatore del Pdl Raffaele Calabrò. «studieremo misure per la lotta agli abusi piuttosto che agire sul livello di disabilità».Rassicurazioni che arrivano proprio nel giorno in cui dalle opposizioni il Pd raccoglie preoccupazioni e proteste delle associazioni che rappresentano i disabili e le loro famiglie, preoccupate per i pesantissimi effetti che il capitolo della manovra rischia di produrre alle persone colpite da gravi forme di disabilità. «Questa manovra – secondo Cecilia Carmassi, responsabile Politiche per la famiglia e Terzo settore della segreteria del Pd – non è che un tassello di una strategia più vasta: ridimensionare il welfare nel nostro Paese e abbandonare i deboli al loro destino», dice. «Sappia però il centrodestra che il Pd si opporrà con tutte le sue forze» a quella che Livia Turco definisce «una misura vergognosa che colpisce i più deboli tra i deboli». Su di loro, secondo 25 organizzazioni del terzo settore, graveranno le «conseguenze gravissime» causate dalle misure dell’esecutivo.
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