giovedì 14 maggio 2020
Il vescovo: un atto vile. La solidarietà del sindaco.
Intimidazione criminale, a fuoco l'auto del parroco. È la seconda volta
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Un incendio, nella tarda serata di lunedì, ha distrutto l’auto di un sacerdote di Vibo Valentia. Si tratta della Citroen C3 di don Giuseppe La Torre, parroco della chiesa di San Giuseppe della città calabrese. Il bagliore del fuoco ha richiamato l’attenzione dei vicini che hanno fatto scattare l’allarme ed in pochi minuti sul posto sono arrivate le squadre di soccorso che hanno provveduto a spegnere l’incendio ma la macchina era ormai distrutta.

La notizia ha destato scalpore nella comunità civile ed ecclesiale. In molti a livello istituzionale e personale hanno espresso solidarietà e riprovazione per questo atto. Il vescovo di Mileto-Nicotera- Tropea, Luigi Renzo, nell’apprendere la notizia ha espresso la «sua vicinanza al sacerdote ed alla sua famiglia, stigmatizzando questo vile atto intimidatorio», come spiega una nota della diocesi. Il presule si fa anche «interprete dei sentimenti di solidarietà» del presbiterio e della comunità diocesana, auspicando che «le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto e che la coscienza morale e civica dei cristiani e di tutti i cittadini, tradotta in testimonianza ed impegno pubblico, contribuisca al riscatto ed al miglioramento della convivenza umana e civile, già tanto lacerata e sofferente per la pandemia in atto e per la crisi economica della nostra terra».

Il sacerdote già cinque anni fa era stato al centro di un altro attentato incendiario. Anche allora, nel mirino, era finita l’auto. «Sono gesti che periodicamente si ripetono e questo preoccupa », aggiunge il vescovo ad “Avvenire”.

Al sacerdote è arrivata anche la solidarietà del sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo che, a nome dell’intera amministrazione comunale ha espresso condanna per il gesto sul quale stanno indagando i carabinieri della compagnia di Vibo Valentia.

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