martedì 10 agosto 2010
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Per Luca Volonté non è sorprendente che Benedetto Della Vedova rilanci sulla legge 40 (procreazione medicalmente assistita) e sulle coppie di fatto: «È sorprendente però che nessuno intervenga nel suo gruppo, lascia spazio agli equivoci. Così – sostiene il deputato dell’Udc – la cosiddetta area di responsabilità rischia di partire col piede sbagliato».Della Vedova ha avuto grande ribalta mediatica per l’intervento sul caso Caliendo, primo scoglio per la formazione politica di Fini. Ora, però, subito utilizza il ruolo di vice-capogruppo per riproporre i "suoi" temi.Non mi meraviglia che lo faccia lui. È coerente con la sua provenienza radicale, si è sempre speso su temi come la procreazione assistita e le coppie di fatto. Evidentemente li considera fondamentali (nonostante non facciano parte, mi pare, del programma della maggioranza) a dispetto dell’evidenza dei dati economici, che indicano invece come sia urgente e prioritaria, semmai, una seria politica per la famiglia.Si tratta a questo punto di capire se parla a titolo personale.La speranza è questa, visto che le sue affermazioni appaiono in contrasto anche con recenti affermazioni di Fini, che ha convenuto anche lui, ad esempio, sul fatto che, cito testualmente «la condizione di disagio in cui si trovano tante famiglie italiane deve entrare nei primi posti dell’agenda della politica».Come giudica allora il silenzio dei suoi colleghi di Fli, di fronte a quest’uscita?Se ne può dare una duplice interpretazione. Da un lato può voler dire che le sue affermazioni non trovano notevole consenso intorno a sé. D’altro canto, però, di fronte alla determinazione con cui viene preannunciata l’intenzione di voler riportare questi due temi alla ribalta (l’uno già regolato e confermato per referendum, l’altro che invece non figura nell’agenda politico-parlamentare) una presa di posizione si imporrebbe, altrimenti si rischia di cadere nell’equivoco. E comunque, se voleva essere una provocazione, ha scelto il momento più sbagliato, Della Vedova: mentre si pone la necessità di una maggiore collaborazione fra partiti "responsabili" di maggioranza e opposizione, che senso ha rilanciare su questi temi?Paola Binetti avverte che così la prospettiva di un’intesa parlamentare fra l’Udc e la nuova formazione politica diventa più complicata.Sono assolutamente d’accordo. Se Della Vedova intendesse portare tutto il gruppo su queste posizioni, a parte che non credo che ci riuscirebbe, certamente per quanto riguarda noi dell’Udc si allontanerebbe una prospettiva d’intesa.Qual è allora il messaggio che lancia, su questi temi, al gruppo di Fli?Lavoriamo insieme sui temi condivisi, e uno di questi è la priorità famiglia. Il fatto che il 60 per cento delle famiglie abbia scelto di non fare ferie, e un altro 10 per cento le faccia solo per un periodo breve dà l’idea dell’eroismo della gran parte delle famiglie con figli alle prese con la difficile uscita dalla crisi. È su questo, che si può costruire insieme, denunciando il troppo indugiare del governo su temi meno urgenti, come la giustizia.
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