Tra una settimana consegneremo diecimila permessi di soggiorno temporaneo. Il Poligrafico dello Stato è al lavoro». Alfredo Mantovano, sottosegretario all’Interno con delega all’Immigrazione, vuole fare chiarezza sui documenti che il governo sta per rilasciare ai migranti tunisini, come deciso dal decreto del 6 aprile scorso. Nessuno stop politico, dunque, nonostante questi permessi siano stati uno dei nodi del contendere con Francia e Germania che hanno espresso dubbi sulla loro validità. «Al tesserino magnetico – precisa – abbineremo un documento cartaceo valido per l’espatrio. E stiamo creando un piano di accoglienza per non abbandonare queste persone sul territorio,
Allora, sottosegretario Mantovano, a che punto sono questi permessi di soggiorno temporaneo per i tunisini?Ci stiamo lavorando molto intensamente. Il Poligrafico dello Stato ha avuto tutti gli
imput necessari e appena avrà concluso il lavoro i permessi verranno consegnati a tutti quelli che ne hanno fatto domanda e per i quali non si pongono condizioni ostative, ovvero persone pericolose o con precedenti penali.
Che tempi ci sono? E quanti permessi rilascerà l’Italia?Li consegneremo tra una settimana, massimo dieci giorni. Saranno circa 10 mila. Ma stiamo anche organizzando una rete di accoglienza per dare una sistemazione a queste persone, nell’attesa che decidano dove andare. Abbiamo coinvolto, d’intesa con le Regioni, la Protezione civile, le organizzazioni di volontariato, la Caritas. Serve un piano di accoglienza per non abbandonare queste persone sul territorio.
Come sarà il permesso? Cartaceo o magnetico?Avrà l’aspetto di una tessera bancomat, conterrà un chip magnetico con tutti i dati dell’intestatario. Al permesso abbineremo un documento di viaggio, un tesserino cartaceo valido per espatriare nei paesi dell’Unione Europea.
La Francia ha posto cinque condizioni precise: avere titolo di viaggio, documento di soggiorno e risorse sufficienti al proprio mantenimento, non costituire una minaccia, non essere entrati in Francia da oltre tre mesi...Ma sì, sono le norme europee che conosciamo bene. Non vedo problemi.
E chi avrà diritto al permesso temporaneo?Solo quelli arrivati in Italia tra il 1° gennaio e il 5 aprile, il periodo indicato dal decreto del presidente del consiglio del 6 aprile. Ad eccezione, lo ripeto, di chi è pericoloso o ha precedenti penali.