martedì 25 maggio 2010
Alle tre del mattino la commissione Giustizia del Senato ha approvato il ddl. L'appuntamento è ora per questa mattina quando la conferenza dei capigruppo, intorno alle 11, si riunirà per calendarizzare il ddl per l'aula.
- Comunicato della Fnsi, con postilla del direttore
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Alle tre del mattino la commissione Giustizia del Senato ha dato il via libera al ddl intercettazioni. L'opposizione protesta e annuncia battaglia per l'aula. Dopo una maratona durata circa sei ore il testo che, per ora, impedisce ai cronisti di pubblicare ogni atto di indagine e rende «molto più complessa» la procedura per autorizzare le intercettazioni, passa tra mille proteste dell'opposizione nonostante una sensibile marcia indietro da parte del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che a inizio seduta annuncia la possibilità di tornare al testo licenziato da Montecitorio. Il Guardasigilli prende anche, per alcuni versi, le distanze da ciò che è stato approvato fino a quel momento in commissione Giustizia. «Vorrei ricordare - sottolinea il numero uno di largo Arenula - che il governo ha presentato solo un emendamento per trasformare gli "evidenti indizi di colpevolezza" in "gravi indizi di reato". Il resto è stata un'iniziativa di singoli parlamentari». La presa di distanza piace poco agli esponenti della maggioranza che si sono esposti in prima persona per inasprire ulteriormente il testo. Il relatore, Roberto Centaro, infatti, non esce per tutta la sera dall'aula della commissione e rifiuta di parlare con i giornalisti.L'opposizione ha proseguito per tutta la seduta con il suo ostruzionismo e c'è stata anche un'iniziativa piuttosto singolare da parte del senatore del Pd, Stefano Ceccanti, che ha raccontato minuto per minuto la seduta della commissione su facebook.Sono stati approvati solo due emendamenti dell'opposizione: uno di Luigi Li Gotti (Idv) e un altro di Felice Casson (Pd). Il primo per prevedere l'intercettabilità anche del reato di stalking, il secondo per stabilire un'azione disciplinare per il pm che non opera da subito una selezione tra gli atti processuali da considerare estranei alle indagini o relativi a fatti personali di terze persone e quelli, invece, inerenti al processo.L'appuntamento è ora per questa mattina quando la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama, intorno alle 11, si riunirà per calendarizzare il ddl per l'aula.
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