mercoledì 5 ottobre 2011
Il presidente della commissione Giustizia della Camera ha annunciato la sua intenzione di dimettersi da relatore del ddl. Le subentra Enrico Costa.  Bersani: il governo pensa solo agli affari suoi. Casini: sì a legge seria, ma tira brutta aria.
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Il presidente della commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, ha annunciato la sua intenzione di dimettersi da relatore del ddl intercettazioni. Bongiorno ha preso questa decisione dopo che il governo ha dato parere favorevole all'emendamento Pdl per rendere impubblicabili gli "ascolti" fino al momento dell'udienza filtro. Dopo che l'emendamento presentato dal capogruppo del Pdl in commissione Giustizia, Enrico Costa, ha ricevuto parere favorevole dal governo, è stato anche votato a maggioranza. E questo ha portato Giulia Bongiorno a dimettersi definitivamente da relatore del ddl intercettazioni. La parlamentare finiana ha quindi indicato Enrico Costa come possibile relatore, al suo posto, del provvedimento.ENRICO COSTA NUOVO RELATORE DEL DDLIl capogruppo del Pdl in commissione Giustizia della Camera, Enrico Costa, è il nuovo relatore del ddl Intercettazioni. Enrico Costa prende il posto di Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia di Montecitorio, che si è appena dimessa per protesta contro la decisione della maggioranza di approvare l'emendamento messo a punto dallo stesso Costa con l'obiettivo di rendere impubblicabili le intercettazioni fino all'udienza filtro. «Questo è uno strappo - dice Donatella Ferranti (Pd) - inaccettabile. Non vogliono dialogare».L'Aula della Camera ha bocciato le questioni pregiudiziali di Pd e Idv al testo sulle intercettazioni. Le pregiudiziali di costituzionalità sono state respinte con 307 no (Pdl e Lega), 230 voti a favore(Pd e Idv) e 63 astenuti (i deputati del Terzo polo).  Sostanzialmente analogo il risultato della votazione sulla pregiudiziale di merito: 229 sì, 307 no e 64 astenuti.BERSANI: GOVERNO PENSA SOLO AFFARI SUOI«Sono morte quattro donne che venivano pagate 4 euro l'ora, c'é il declassamento di Moody's e noi siamo qui a parlare di intercettazioni. Il governo ha perso totalmente la presa sul Paese, pensa solo agli affari suoi. Questo si vede in Italia ma lo vedono anche all'estero». È lo sfogo del segretario Pd Pier Luigi Bersani entrando in transatlantico quando sta iniziando il voto sul Ddl intercettazioni.CASINI: SI' A LEGGE SERIA, MA TIRA BRUTTA ARIA «Noi stiamo dimostrando con la nostra astensione sulle pregiudiziali che se vogliono fare una legge seria per impedire gli abusi nelle Intercettazioni c'é lo spazio. Se vogliono fare qualcosàaltro è chiaro che non potremo essere complici di questa cosa». Lo dice il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, che sembra però pessimista sulla possibilità di fermare l'offensiva del Pdl: «Questa è l'aria che tira e tira molto forte»..

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