martedì 26 luglio 2016
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È difficile commentare con argomenti forti la debolezza di pensiero di Matteo Salvini, stavolta nei confronti di Laura Boldrini. Paragonata a una “porno” bambola gonfiabile, è stata offesa come persona e come donna, prima ancora che da presidente della Camera. Evidentemente certi capi partito non riescono a far parlare di sé e delle proprie “politiche” se non insolentendo, in una greve corsa al ribasso dell’intelligenza e della semplice buona creanza. Si sa che «la rivoluzione non è un pranzo di gala», e quella vagheggiata da Salvini non fa eccezione. Ma se davvero ci fosse un centrodestra che ancora lo considera possibile leader di riferimento, l’orizzonte culturale sarebbe drammaticamente chiaro e desolatamente perdente.
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