sabato 14 marzo 2020
Chi canta Mameli sui balconi, chi si dà appuntamento per un applauso collettivo, chi mette cartelli L’onda lunga "social" moltiplica la voglia di mobilitazione. Ecco le storie che abbiamo raccolto
Inni e striscioni: l'Italia reagisce
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Le porte rimangono chiuse, perché si deve restare a casa, ma finestre e balconi sono spalancati sulle città e, tra quelle quattro mura, rivelano un’umanità forse fino ad ora sconosciuta, magari spaventata ma con tanta voglia di resistere. Con i mezzi consentiti dalle ordinanze e le risorse della fantasia, mai come in questi giorni tenuta in allenamento da grandi e piccoli. Da Nord a Sud, le comunità si sono organizzate e il tam tam sui social ha fatto il resto. Così, ieri sera alle 18, l’Italia intera si è trasformata in un’incredibile e colorata “sala da concerti”, con migliaia e migliaia di persone affacciate da finestre e balconi per suonare uno strumento e una canzone a scelta.

Al flashmob promosso dalla street band Fanfarona, hanno aderito, tra i tantissimi, anche gli artisti della Scuola di musica di Fiesole, alle porte di Firenze, che hanno improvvisato un concerto dal balcone. Musica e canti anche a Napoli, dove i quartieri si sono riempiti delle melodie di Pino Daniele, mentre a Salerno la gente, affacciata da finestre e balconi, ha intonato “Abbracciame” di Andrea Sannino.

A Benevento è andato in scena un vero e proprio concerto di “tammorre”: da un balcone le note di un tamburello, da un altro la voce e da una finestra le percussioni ritmiche delle nacchere. L’Inno di Mameli ha fatto da sottofondo alla performance canora improvvisata dai cittadini di Calderara di Reno, in provincia di Bologna, mentre, sempre in tema di simboli nazionali, il sindaco di Fabriano, in provincia di Ancona, ha chiesto ai propri concittadini di esporre il Tricolore e i drappi colorati delle quattro Porte della cittadina marchigiana.


Le iniziative
Ieri è andata in scena la maratona web “L’Italia chiamò” per raccogliere fondi per la Protezione civile.
Donazioni per gli ospedali sono state sollecitate da Italia non profit e Assinf Fantasia all’opera per riempire queste giornate in casa e dire, tutti insieme, «ce la faremo». Ad Agropoli, il sindaco girerà la città diffondendo l’Inno nazionale

E i bambini hanno colorato la città con arcobaleni disegnati e striscioni con lo slogan “Insieme ce la faremo”. Il “Canto degli Italiani” risuonerà per quattordici giorni, tanti quanti sono quelli della quarantena, dalle case di tutti coloro che vorranno aderire all’invito del giovane poeta romano Lorenzo Cioce, 28 anni, che su Facebook ha chiesto di intonare l’Inno tutti i giorni alle 18. Per oggi a mezzogiorno, è invece l’appuntamento promosso sulla pagina Facebook “Applaudiamo l’Italia”, che in poche ore ha raccolto più di 100mila adesioni. Come dice lo slogan scelto per il flash mob, si tratta di affacciarsi da finestre e balconi per «applaudire l’Italia che non molla».

A partire da medici e infermieri, ormai da settimane in trincea contro l’epidemia. Sempre oggi pomeriggio, alle 18, andrà in scena l’originale iniziativa del sindaco di Agropoli, in provincia di Salerno. A bordo di un’auto della polizia municipale, Adamo Coppola girerà tutta la città diffondendo l’Inno nazionale dagli altoparlanti. Tricolori alle finestre anche a Ragusa, per «sentirsi tutti una cosa sola», si legge in un comunicato dell’amministrazione comunale. Domani sera alle 21 tutte le contrade di Siena sono invitate a cantare, all’unisono, il Canto del Palio, «contro la solitudine e lo sconforto, per sentirci tutti più vicini», si legge sulla pagina Facebook “Siena canta”. «Sono molto orgoglioso di voi e farò tutto il possibile perché la città esca indenne da questa grande prova », ha detto il sindaco Luigi De Mossi.

Intanto, ieri è andato in scena “L’Italia chiamò”, diretta web di diciotto ore, che ha visto alternarsi conduttori, artisti e protagonisti del mondo della cultura. L’iniziativa è stata promossa dal Ministero dei Beni culturali per raccogliere fondi per la Protezione civile. Donazioni per gli ospedali sono state raccolte da Italia non profit e Assif, che hanno lanciato una grande campagna di raccolta, cui hanno già aderito migliaia di italiani. Perché da questa crisi usciremo soltanto insieme.

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