venerdì 4 gennaio 2019
Il ragazzo, 25 anni, sarebbe stato alla guida della Volvo nera che ha investito e ucciso Daniele Belardinelli durante gli scontri di Santo Stefano fuori dallo stadio Meazza.
Gli scontri di Santo Stefano fuori dal Meazza a Milano

Gli scontri di Santo Stefano fuori dal Meazza a Milano

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È stato iscritto oggi nel registro degli indagati per omicidio volontario l'ultrà del Napoli che era alla guida della Volvo V40 station wagon, sequestrata ieri, che avrebbe investito Daniele Belardinelli durante gli scontri di Santo Stefano fra i tifosi di Inter e Napoli. Il venticinquenne, residente a Napoli, è indagato come atto dovuto e anche a garanzia per poter effettuare tutti gli accertamenti tecnici, anche quelli irripetibili alla ricerca di tracce ematiche sull'auto, alla presenza di legali e consulenti difensivi.

Secondo l'ipotesi dell'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri, il tifoso napoletano era alla guida della Volvo nera che avrebbe schiacciato Belardinelli, in prima fila nell'agguato degli ultras interisti contro quelli napoletani in via Novara, vicino allo stadio Meazza. In macchina con il giovane c'erano altri tifosi napoletani, forse tre. Decisive per arrivare all'individuazione dell'auto e quindi del presunto investitore sono state le analisi delle immagini che hanno ripreso gli scontri e le testimonianze che avrebbero smentito anche il tentativo del giovane di affermare che non era presente quella sera a Milano. Tra l'altro, gli investigatori della Digos stanno verificando l'ipotesi che il giovane abbia poi cercato di cancellare dall'auto (intestata in leasing al padre del giovane, che ha 60 anni) le tracce dell'investimento.

Le stesse accuse mosse nei confronti del conducente, omicidio volontario e omissione di soccorso, sono a carico anche degli altri
occupanti dell'auto. Oltre alla Volvo, le indagini si sono concentrate su due vetture già individuate e su altre che transitavano nella strada dove si sono verificati gli scontri, pure se non tutte facevano parte della carovana dei tifosi partenopei. Gli inquirenti inoltre dovranno effettuare approfondimenti sulla dinamica dell'investimento e, nel caso emergesse che si è trattato di un incidente, l'accusa potrebbe anche essere riqualificata da omicidio volontario, ipotesi tecnica che consente di svolgere tutte le indagini, a omicidio stradale.

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