martedì 13 luglio 2010
Rispetto al 2008, i morti sono calati quasi del 15%. Matteoli annuncia: «Via la patente con tre infrazioni gravi». Sono oltre 4,5 milioni i punti sottratti agli autisti indisciplinati. Mentre crescono le iniziative contro le stragi del sabato sera.
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Scende il numero dei morti sulle strade italiane. E non di poco: quasi il quindici per cento in meno nel 2009, per un totale di 442 vite sottratte al sanguinoso tributo annuale versato da conducenti, passeggeri e pedoni nel nostro Paese. E calano anche il totale delle persone ferite e l’ammontare complessivo degli incidenti. "La sicurezza stradale e il contrasto alle cosiddette stragi del sabato sera rappresentano un settore di intervento strategico per il ministero dell’Interno", ha affermato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Meno scontriI dati, riferiti all’attivita’ infortunistica rilevata da Polizia stradale e Arma dei carabinieri nel 2009 rispetto al 2008, sono stati diffusi ieri a Roma dal Dipartimento di pubblica sicurezza, in occasione della presentazione della campagna "Guido con prudenza", giunta alla settima edizione. Si registra un calo del 13% degli incidenti mortali (2.332 nel 2009 contro i 2.679 del 2008) e delle persone decedute: 2.539 contro 2.981 (-14,8%). Il totale dei sinistri è sceso del 9,4% (11.530 incidenti stradali in meno rispetto al 2008, da 123.023 a 111.493) e lo stesso vale per gli scontri con lesioni (52.577 nel 2009 contro 58.228 nel 2008). I feriti complessivi si sono fermati a quota 80.715, rispetto agli 88.617 dell’anno prima (-8,9%). Nuovo Codice? Entro luglioSempre ieri il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, in un commento al quotidiano La Stampa, ha auspicato con vigore che il Parlamento approvi definitivamente, entro luglio, il nuovo Codice della Strada, con modifiche severe all’attuale normativa: chi, ad esempio, nello stesso anno dovesse commettere tre infrazioni da cinque punti, non potrebbe più recuperarli con corsi ad hoc, ma dovrebbe rifare da capo la scuola guida e l’esame per la patente.Sottratti 4.576.111 puntiUna spinta verso comportamenti più virtuosi potrebbe averla fornita l’aumento dei controlli: i guidatori sottoposti al test dell’etilometro ed a quelli coi precursori (per sospetto abuso di stupefacenti) sono aumentati del 14,9%, toccando quota 1.601.080: i multati per guida in stato di ebbrezza sono stati 47.175, quelli pizzicati al volante sotto l’effetto di droghe 4.388. Le pattuglie  di polizia e carabinieri impiegate in un anno sono state 4.635,153 e hanno comminato oltre tre milioni di multe, decurtando 4.576.111 punti e ritirando 98.666 patenti e 18.772 carte di circolazione. Novecentomila i conducenti bacchettati per eccesso di velocità, 55mila quelli beccati col cellulare all’orecchio.Sì al guidatore designatoNel 2008, un migliaio di vittime d’incidenti aveva meno di trent’anni d’età. E 495 decessi sono avvenuti tra le 22 e le 6 del mattino. Per l’Istituto Superiore di Sanita’, uno scontro su tre è colpa di conducenti in stato psicofisico alterato da alcol e droga. «Le nostre pattuglie contrastano, a suon di controlli e multe pesanti, il rischio delle "stragi del sabato sera». Ma fanno pure prevenzione: dal 16 luglio al 14 agosto, avvieremo in Lazio, sulla riviera romagnola, in Puglia e in Versilia la campagna per promuovere la figura del “guidatore designato”, un ragazzo che si mantiene sobrio per condurre a casa gli altri, spiega il direttore della Polizia stradale, Roberto Sgalla. E il presidente della Fondazione Ania, Sandro Salvati, aggiunge: «Abbiamo il dovere di fermare la strage che si sta consumando sulle nostre strade, perche’ 1090 vittime tra i 18 e i 29 anni sono un tributo di sangue troppo alto da pagare per un Paese come il nostro, che sta rapidamente invecchiando. I giovani sono un capitale umano importantissimo che abbiamo il dovere di tutelare». Anche usando un’esca intelligente, in tempi di crisi economica: se i ragazzi fermati risulteranno negativi al test dell’etilometro, riceveranno dagli stessi poliziotti biglietti gratuiti d’ingresso in discoteca per il weekend successivo, offerti dal Silb, l’associazione dei gestori di locali da ballo.  L’anno passato, nel cuore del divertimentificio d’Italia, il litorale adriatico di Rimini, un risultato è stato ottenuto: anche grazie alla campagna di controlli e prevenzione, ricorda il segretario generale della fondazione Ania, Umberto Guidoni, in quell’area «gli incidenti mortali sono diminuiti di oltre il quaranta per cento».
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