giovedì 24 maggio 2018
Un treno e un autoarticolato si sono scontrati a un passaggio a livello a Caluso: ci sono almeno 2 morti e 23 feriti
L'incidente a un passaggio a livello all'altezza del comune di Caluso in provincia di Torino (Ansa)

L'incidente a un passaggio a livello all'altezza del comune di Caluso in provincia di Torino (Ansa)

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Il treno regionale 10027 ha travolto un tir, fermo sui binari all'altezza di un passaggio a livello nei pressi di Caluso, in provincia di Torino. L'impatto, violentissimo, ha causato il deragliamento del locomotore e di due vagoni che sono finiti nei campi vicini. Un palo della luce è stato abbattuto, i cavi dell'alta tensione tranciati. Sfiorata anche una casa cantoniera.

Chi sono le vittime dell'incidente tra il treno e il camion

Le vittime dell'incidente sono Roberto Madau, 61 anni, macchinista del treno, e Stefan Aureliana, romeno di 64 anni che conduceva il mezzo di scorta tecnica al tir, un trasporto eccezionale. Stabili, al momento, le condizioni dei passeggeri feriti, almeno 23 delle 31 persone che si trovavano a bordo del treno.

Tra i feriti desta le maggiori preoccupazioni la capotreno che è ricoverata in prognosi riservata, come si apprende da fonti sanitarie. Intubata e in coma farmacologico, la donna - rimasta incastrata tra le lamiere dei vagoni per un'ora prima che i soccorritori potessero recuperarla - ha riportato numerosi traumi da sindrome da schiacciamento e una frattura al bacino per la quale si trova ora in sala operatoria al Cto di Torino. L'ospedale è tra quelli attivati insieme al San Giovanni Bosco di Torino e ai nosocomi di Chivasso, Ivrea e Ciriè, dalle procedure previste per le maxi-emergenze.

La dinamica dell'incidente secondo le prime ricostruzioni

L'incidente è avvenuto alle 23.20 circa di mercoledì 23 maggio nella frazione di Arè. Secondo una prima ricostruzione dei tecnici di Rfi, il treno partito alle 22.30 dalla stazione di Torino Porta Nuova ha urtato il tir, un trasporto eccezionale con targa lituana che, "dopo aver sfondato le barriere di un passaggio a livello regolarmente funzionante, era fermo sulla sede ferroviaria". Il macchinista avrebbe azionato il freno d'emergenza, ma non ha potuto evitare l'impatto.

L'inchiesta della Procura di Ivrea

A coordinare le indagini è arrivato il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando che ha raccolto le prime testimonianze. L'autista del tir bloccato sui binari all'altezza del passaggio a livello, il 39enne lituano Darius Zujis, illeso nello scontro, è risultato negativo all'alcol test ma è comunque indagato per disastro ferroviario colposo.

Stando a un componente della scorta tecnica, il tir aveva già iniziato l'attraversamento del passaggio a livello quando la luce è diventata rossa. A quel punto la scorta ha urlato via radio all'autista di tornare indietro perché non sarebbe riuscito a far passare tutto il cassone, ma mentre il mezzo era in retromarcia si subito abbassata la sbarra ed è rimasto incastrato in mezzo al passaggio a livello, con il rimorchio ancora sui binari. Dopo cinque minuti è sopraggiunto il treno. Secondo l'autista dell'altro tir sarebbero trascorsi pochi secondi da quando ha lampeggiato la luce rossa dall'abbassamento della sbarra.
Il convoglio speciale, che aveva già percorso mille chilometri e di cui faceva parte un altro tir, era a una decina di chilometri dalla destinazione, un capannone di un'azienda di Foglizzo. I container, con giganteschi imbuti per travasare la sabbia e la ghiaia sui camion, sono stati sparpagliati dall'urto.

Nessuna ipotesi viene esclusa, al momento, dalla Procura di Ivrea che indaga sul treno deragliato la scorsa notte nel torinese dopo avere urtato un tir fermo sui binari all'altezza del passaggio a livello di Arè, una frazione di Caluso in provincia di Torino. Al vaglio dei inquirenti, secondo quanto si apprende, ci sono la dinamica dell'incidente e le comunicazioni intercorse tra Trenitalia e i gestori del trasporto eccezionale, che avrebbero dovuto comunicare con largo anticipo il passaggio del grosso tir. L'ipotesi è che Trenitalia non fosse stata correttamente informata.

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