mercoledì 7 giugno 2017
Una quarantina le strutture nel mirino, tutte riconducibili ad uno stesso imprenditore. Alcuni centri risulterebbero però inesistenti
Brescia, aperta inchiesta per truffa su centri d'accoglienza fantasma
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La Procura di Brescia ha aperto un'inchiesta con ipotesi di reato truffa allo Stato, su una quarantina di strutture della provincia di Brescia che ospitano richiedenti asilo. Si tratta di centri riconducibili ad uno stesso imprenditore, Angelo Scaroni, che nei mesi scorsi aveva anche collocato alcuni stranieri in un'ala di un ex resort a Desenzano del Garda (Brescia). Secondo quanto riporta il Giornale di Brescia, le strutture perquisite dai carabinieri su mandato del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani ospitano al momento circa duecento profughi. Nell'elenco sono finiti anche centri che sono risultati essere inesistenti ma che percepirebbero comunque fondi previsti dal Ministero dell'Interno. "Confermo di aver subito controlli, mi sento in regola anche se quando si lavora si può anche sbagliare", ha detto Scaroni. Non ci sono per ora persone iscritte nel registro degli indagati.

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