lunedì 30 ottobre 2017
Gli incendi avanzano verso i paesi, evacuate 600 persone, in cenere migliaia di ettari. I pazienti della casa di cura ai familiari: “Venite a prenderci, qui non si può più stare”
Il Piemonte brucia ancora. Lombardia chiede lo stato di emergenza nazionale
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Il Piemonte continua a bruciare. Resta critica la situazione in Valle di Susa, nella Città metropolitana di Torino, per gli incendi che da giorni la devastano. L'impossibilità di volare, per aerei Canadair ed elicotteri a causa di vento e fumo, ha costretto i vigili del fuoco ad affrontare l'intera giornata con difesa passiva a vicinanza delle abitazioni.

La zona più critica è quella del costone montano a ridosso di Mompantero, dove sono state evacuate da varie borgate 450 persone su 600 residenti. In giornata il prefetto di Torino, Renato Saccone, e il comandante provinciale dei carabinieri hanno incontrato i sindaci interessati e i luoghi a ridosso dell'incendio. L'Arma concorre con le sue pattuglie a garantire il soccorso alla popolazione e a vigilare sulle case evacuate contro gli sciacalli.

Ci sono boschi e montagne in fiamme dal Cuneese al Canavese e qualche focolaio impegna squadre di intervento anche a Sordevolo, sopra Biella, dove i carabinieri hanno fermato un sospetto piromane.

E ancora si continua in Lombardia, nel Comasco, in provincia di Sondrio e nel Bresciano.

Le fiamme hanno cominciato a lambire i dintorni di Susa, dove una casa di riposo con 185 anziani è stata sgomberata: cinque ospiti sono stati sistemati in ospedale, altri sono andati in alberghi e comunità religiose. In città è sorto un centro di accoglienza per duecento persone, mentre un tratto dell'autostrada del Frejus è stato chiuso. In mattinata si sono avvertite due esplosioni, riconducibili probabilmente a ordigni bellici rimasti conficcati per decenni nel terreno. Da Sparone, nel Canavese, una delle località in cui la situazione è più critica, il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, fa sapere che "il ministro Minniti ci ha garantito che tutti i Canadair operativi sono impegnati per il Piemonte". Due sono arrivati dalla Croazia.

E si è corsa regolarmente la Maratona di Torino nonostante lo smog e la persistenza del fumo provocato dagli incendi nella vicina Valle di Susa.

Lombardia chiede stato emergenza nazionale

"Chiederemo lo stato di emergenza nazionale", per gli incendi. Lo ha detto l'assessore alla Protezione Civile della Lombardia, Simona Bordonali, alla conferenza stampa dopo la riunione di Giunta col presidente Roberto Maroni. L'assessore ha confermato che "continuano le attività di spegnimento dei 5 incendi attivi nei comuni di Varese, Tavernerio (Como), Tremosine (Brescia) e Veleso (Como) e Romagnese (Pavia)", mentre "l'incendio di Forcola (Sondrio) è in bonifica e quello di Novate Mezzola (Sondrio) è spento". Bordonali ha detto che "tutti i mezzi aerei della Regione Lombardia (4 elicotteri) stanno operando sul territorio, coadiuvati da 3 Canadair, due italiani e uno croato". "Nel pomeriggio - ha concluso l'assessore - avremo a disposizione altri due elicotteri, a cui si aggiungeranno due elicotteri Superpuma in arrivo dalla Confederazione elvetica, in grado di sganciare 4.500 litri d'acqua per volta".

Lombardia, scuole chiuse a Luvinate, nel Varesotto

Scuole chiuse in via precauzionale a Luvinate, uno dei paesi del Varesotto a ridosso del Parco regionale Campo dei Fiori, dove proseguono gli interventi per spegnere l'incendio che sta devastando l'area verde. Il sindaco Alessandro Boriani stamani ha emesso un'ordinanza che stabilisce la chiusura "in via precauzionale" della scuola d'infanzia e della primaria, precisando che "non esistono pericoli imminenti per i cittadini".

I vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte per impedire che le fiamme raggiungessero l'Osservatorio Astronomico e altri edifici. Operazioni rese difficili dal vento. Stamani sono ripresi i voli dei Canadair, che stanno scaricando acqua sulle aree interessate dal rogo.

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