martedì 27 dicembre 2016
Gli alunni di una scuola media hanno intonato solo la musica ma non hanno cantato le parole. Il parroco: «Assurdo e offensivo». È polemica
La canzone "Astro del Ciel" tradotta in inglese con il titolo "Silent night"

La canzone "Astro del Ciel" tradotta in inglese con il titolo "Silent night"

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«Quanto è accaduto è assurdo, un gesto pesante e al tempo stesso offensivo». Don Valerio Scolari, parroco di Flero (Brescia), non riesce a capacitarsi dei fatti accaduti alla locale scuola media prima di Natale: gli studenti hanno intonato solo la musica di Astro del Ciel, ma non le parole «per non offendere altre fedi».

Un 'caso', emerso da quello che è diventato 'Il Concerto d’inverno', che ha destato non poche reazioni e prese di posizione non solo a livello territoriale. «Non bisogna accusare l’intero istituto scolastico, è vero che la scuola è laica ma vanno anche rispettate le posizioni e le tradizioni di tutti», prosegue il parroco che attende la ripresa delle lezioni per conoscere esattamente l’origine di quanto accaduto che, dalle prime informazioni, «pare sia stato generato dalla richiesta di un genitore». Si tratterebbe di un papà italiano e viene escluso che si tratti di una famiglia islamica.

Don Scolari ha apprezzato la presa di posizione dell’assessore alla Cultura del Comune di Flero (centrodestra), Elena Franceschini. «Anche se lo Stato e la scuola si dichiarano laici nella loro autonomia – ha detto l’assessore –, vorremmo che nelle scuole sul territorio si facessero 'Concerti di Natale' e non 'Saggi d’inverno' dove i ragazzi si sentano liberi di cantare 'Astro del Ciel' senza pensare di poter offendere o escludere gli scolari che appartengono ad altre culture o ad altre religioni o si dichiarano atei».

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