sabato 23 febbraio 2013
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La promessa di Berlusconi di restituire l’Imu inciampa sulla prudenza della Svizzera. Da Berna arriva infatti un colpo di freno sull’accordo fiscale che dovrebbe, secondo l’ex premier, fornire la copertura finanziaria per ridare ai cittadini quanto già pagato per l’imposta sulla prima abitazione. Il negoziato sulla tassazione dei capitali italiani avrà tempi lunghi, chiariscono infatti le autorità elvetiche. E in ogni caso l’intesa non potrebbe entrare in vigore prima di due anni. Ma il Cavaliere rilancia: l’accordo si farà, ma sono pronto a «mettere 4 miliardi della mia fortuna personale per mantenere la parola». Intanto la procura di Roma ha aperto un’indagine sulla lettera inviata dal Pdl ai cittadini nella quale si annuncia la restituzione della tassa pagata nel 2012. Il fascicolo è stato aperto a seguito dell’esposto presentato da un esponente di Rivoluzione Civile, Rosario Mascia, secondo il quale nella lettera si può ravvisare il voto di scambio. I pm non hanno formulato al momento ipotesi di reato né iscritto indagati. Nell’ultimo giorno di campagna elettorale, la doppia novità sull’Imu non poteva non alimentare nuove polemiche. La questione del rimborso della tassa è diventata infatti il vessillo dell’offensiva anti-tasse di Berlusconi per riconquistare gli elettori delusi. Mentre per i suoi avversari è il simbolo di una politica demagogica e disinvolta sul terreno minato dei conti pubblici.La novità da Berna arriva da un carteggio tra la deputata Ada Marra e il ministro delle Finanze Eveline Widmer-Schlump, pubblicato da un giornale ticinese. Il ministro spiega che il dialogo in materia fiscale è stato avviato da Monti già nel maggio scorso ma «è difficile fare previsioni sulla data di conclusione dei negoziati». Anche nella migliore delle ipotesi l’intesa sulla tassazione dei capitali italiani «non potrà entrare in vigore prima del gennaio 2015».Tempi lunghi che, tra l’altro, permetterebbero ai detentori delle ricchezze nascoste di riposizionarsi altrove. «Ora anche la Svizzera certifica come la promessa di Berlusconi fosse una bufala», attacca il responsabile economico del Pd Stefano Fassina. Berna «smaschera la truffa elettorale del Pdl», aggiunge Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione Civile. Intervistato da Canale 5 l’ex presidente del Consiglio difende invece la sua proposta e definisce la lettera inviata agli italiani «un modello per tutti i politici». Ammette che «l’accordo con la Svizzera richiederà ancora qualche mese» ma sottolinea che i fondi necessari per restituire «immediatamente» l’imposta saranno reperiti attraverso la Cassa depositi e prestiti»: la società che gestisce i risparmi postali dovrebbe quindi anticipare i circa 4 miliardi di euro pagati per l’Imu prima casa. Poi l’ex capo del governo va oltre: potrei metterli di tasca mia.
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