martedì 22 ottobre 2013
Il premier a Montecitorio e a Palazzo Madama per illustrare i contenuti del vertice europeo di giovedì e venerdì prossimi. ​Dopo la tragedia di Lampedusa «non accetteremo compromessi al ribasso». Alfano: l'Ue deve proteggere le frontiere italiane.
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Enrico Letta punta l'indice contro l'Europa che resta indifferente di fronte all'emergenza immigrazione. Un'Europa che "ha smarrito la sua anima, che ha scritto la parola solidarietà nei trattati ma poi non riesce a esercitarla", scandisce dal banco del governo a Montecitorio e a palazzo Madama, dove ha illustrato i contenuti del prossimo Consiglio di Bruxelles, giovedì e venerdì."Mi auguro che seguano atti immediati, l'impegno italiano sarà tutto in questo senso - avverte - giovedì e venerdì non accetteremo compromessi al ribasso". E, anticipa, Letta si recherà presto a Malta per un confronto con il premier Muscat."L'Europa, per la sua stessa storia" e per le sue "più profonde e nobili" radici, "non può stare a guardare" di fronte a tragedie come quelle di Lampedusa, "se lo fa, muore", ha detto Letta nel suo intervento a Montecitorio. Il Consiglio europeo che si apre giovedì prossimo "sarà l'occasione per iniziare a discutere di un'Europa diversa", dopo che più volte "in quest'Aula abbiamo parlato di un'Europa presa dentro le proprie contraddizioni e che ha smarrito la sua anima", ha spiegato il premier."Chiederemo al Consiglio europeo di giovedì quattro impegni precisi: il dramma di Lampedusa è una questione europea; misure immediate per mettere in atto il programma di sorveglianza Eurosur e rafforzare Frontex; un piano d'azione per la gestione dell'emergenza migratoria; dialogo con i Paesi del Mediterraneo". Lo ha detto il presidente del Consiglio.Il premier ha ringraziato Barroso e Van Rompuy per gli impegni presi e ha sottolineato: "Mi auguro che seguano atti immediati, l'impegno italiano sarà tutto in questo senso".Il nodo immigrazione, tornato di stringente attualità dopo la tragedia di Lampedusa, sta divenendo una delle cifre dell'attuale dibattito politico internazionale, grazie anche all'impegno del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Questi ha invitato al Quirinale, per una colazione di lavoro, tutti i membri del governo che saranno impegnati in Belgio. In agenda, oltre agli immigrati, anche la legge di Stabilità varata da pochi giorni e controfirmata appena ieri dal Presidente. Dal canto Alfano ha aperto la giornata dicendo che "l'Italia è un Paese accogliente, ma non può accogliere tutti. Stiamo stanno attraversando un grave momento di difficoltà economica, abbiamo gravi difficoltà a garantire un futuro dignitoso ai giovani italiani". Anche Alfano si è rivolto all'Unione europea per sottolineare che ''deve proteggere le frontiere italiane perché sono ormai le frontiere dell'Europa. Con il buonismo sugli immigrati si rischia di far morire altre persone, mentre la questione dell'immigrazione va affrontata con realismo''.​
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