giovedì 8 maggio 2014

Il segretario generale a Roma: un’emergenza che riguarda tutti. (Angelo Picariello)
Quei figli dimenticati (Paolo Lambruschi)
La Casa dei migranti FOTOGALLERY

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Profonda gratitudine per il ruolo svolto dall’Italia verso il popolo libico, e anche per il sostegno offerto al governo somalo. Ban Ki-Moon in visita in Italia esprime gratitudine, ma assicura anche la vicinanza dell’Onu: l’Italia non sarà lasciata sola in questa opera che ne fa l’avamposto dell’Occidente nel Mediterraneo: Ma da parte del segretario generale delle Nazioni Unite arriva anche una richiesta pressante a non recedere da questo impegno.Ban Ki-Moon ha incontrato prima il presidente del Consiglio Matteo Renzi e poi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e a entrambi ha manifestato profonda preoccupazione per la violenza verbale, e non solo verbale, che riesplode in Libia. Ma da Napolitano, come aveva fatto anche Renzi, è arrivata la sottolineatura sui costi enormi e sulle enormi difficoltà che si trova ad affrontare il nostro Paese. «Assicuro il mio impegno perché anche gli altri Paesi della Ue si facciano carico di questo problema comune», ha detto Ban Ki-Moon. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti aveva ribadito nel question time alla Camera che l’operazione italiana "Mare Nostrum" per soccorrere i migranti in difficoltà nel Mediterraneo costa in media 9,3 milioni di euro al mese («7 per i mezzi, i rimanenti per le indennità del personale»), coperti - per ora - dalla disponibilità ordinaria del ministero. Dall’avvio dell’operazione, lo scorso ottobre, Marina militare e Guardia costiera impegnate nell’operazione hanno tratto in salvo 27.790 migranti, più di 3.000 dei quali minori, ha ricordato. «Pensiamo a quanto tragica avrebbe potuto essere la conta delle perdite. Ma si tratta di un’operazione a tempo», ha sottolineato il ministro, anche se poi dal numero numero uno delle Nazioni Unite è arrivata ieri la pressante richiesta a proseguire nell’impegno, anche sul fronte diplomatico.Fu il governo Letta a inaugurare l’operazione sull’onda delle grandi tragedie in mare di ottobre in cui persero la vita centinaia di migranti. «Ma Mare Nostrum non dev’essere nostro e basta, una posizione che sarà ulteriormente rafforzata nel semestre di presidenza europea», annuncia Pinotti. È toccato poi a Renzi spiegare al segretario dell’Onu l’impegno italiano «nel semestre a nostra guida, affinché sia sempre più l’Europa sempre più a farsi carico di un problema che stiamo affrontando da soli». E qui Ban Ki Moon è intervenuto con le sue rassicurazioni. «Mi ha colpito Renzi, già a Bruxelles», ha detto. «È giovane, premier di un paese molto importante per l’Onu, e ha rinnovato l’impegno a rafforzare la nostra partnership». Dal segretario dell’Onu in particolare un riconoscimento per «l’ottimo lavoro, in particolare in Libano, dove avete prodotto bravi comandanti della missione Onu, fra cui ora Paolo Serra, che ha svolto un’opera eccezionale».Napolitano, nel colloquio, ha posto con forza anche il tema dei Marò trattenuti da oltre due anni in India senza un regolare processo, arrestati nell’ambito di un’operazione anti-pirateria. Anche qui l’interlocutore ha assicurato che farà per intero la sua parte. E nel colloquio col capo dello Stato Ban Ki Moon ha posto anche il tema dei mutamenti climatici, auspicando che l’Europa, nel semestre italiano, svolga un ruolo guida nella riduzione delle emissioni. Tema che il segretario dell’Onu considera strettamente collegato, essendo la siccità fra le cause di crescenti migrazioni.
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