giovedì 29 settembre 2016
​I dati Istat sul fenomeno migratorio. Nel 2015 i permessi di soggiorno per lavoro calati del 62 per cento. Uno straniero su quattro in Lombardia.
Immigrati: numeri stabili, ma più profughi
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Numeri stabili, ma dinamiche in evoluzione. Cambia, infatti, la presenza degli immigrati in Italia e cresce il numero dei "nuovi italiani", visto che è salita a 159mila la quota di coloro che hanno acquisito la cittadinanza. La fotografia periodicamente scattata dall'Istat indica che, sulla base ai dati forniti dal Ministero dell'Interno, al 1° gennaio 2016 i cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia sono meno di 4 milioni (per l'esattezza 3.931.133), cifra stabile rispetto all'anno precedente. I Paesi più "rappresentati" dagli immigrati Marocco (510.450) e Albania (482.959) i paesi più rappresentati, seguiti da Cina (333.986), Ucraina (240.141) e India (169.394). La presenza non comunitaria risulta sempre più stabile sul territorio. Continuano, infatti, a crescere i soggiornanti di lungo periodo, che rappresentano il 59,5% del totale. Si riducono le comunità straniere storiche Processi di stabilizzazione e nuovi flussi stanno però cambiando volto all'immigrazione. Se alcune collettività "storiche" presenti in Italia da lunghissimo tempo, come ad esempio quella albanese, sono ancora altamente rappresentate, sono anche quelle che perdono in assoluto il numero maggiore di permessi validi. Quella albanese ha avuto la perdita maggiore (-3%), insieme a quella marocchina (-1,5%), un calo in buona misura legato proprio alle acquisizioni di cittadinanza italiana. Diminuisce il numero dei nuovi permessi di soggiorno Durante il 2015 ne sono stati rilasciati 238.936, il 3,9% in meno rispetto al 2014. La flessione riguarda in particolare gli ingressi per motivi di lavoro, scesi del 62% (-35.312); e se nel 2014 rappresentavano il 23% dei nuovi ingressi, nel 2015 sono scesi al 9%. Continua invece a ritmi sostenuti la crescita dei permessi per asilo e protezione umanitaria (+19.398 ingressi, pari a +40,5%) che nel 2015 arrivano a rappresentare il 28,2% dei nuovi ingressi (19,3% nel 2014, 7,5% nel 2013). La distribuzione geografica Al Centro-Nord si conferma la maggiore presenza, col 36,6% nel Nord-ovest, il 26,8% nel Nord-est e il 23,5% al Centro; solo il 13,2%ha un permesso rilasciato o rinnovato al Sud. Le regioni col tasso più alto sono Lombardia (26,3%), Emilia-Romagna (11,7%) e Veneto (11,0%). Un quinto degli immigrati vive tra Milano (12,1%) e Roma (8,7%).
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