giovedì 11 luglio 2013
​Il testo, approvato con 299 sì, 112 no e 34 astenuti, passa al Senato. Si sono astenuti i deputati di Sel, hanno votato contro M5S e Lega.
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​Sì dell'Aula della Camera al decreto legge Ilva. Il testo, approvato con 299 sì, 112 no e 34 astenuti, passa al Senato. Si sono astenuti i deputati di Sel, hanno votato contro M5S e Lega. "Oggi istituiamo, in un giorno importante che ha visto l'approvazione alla Camera del Dl sull'Ilva, la cabina di regia, cui partecipano gli Enti Locali, la Regione e il Ministero", ovvero "tutti i soggetti chiamati ad attuare le indicazioni del decreto" sull'Ilva di Taranto. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, al termine dell'incontro al Ministero cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, il commissario e subcommissario dell'Ilva, Enrico Bondi ed Edo Ronchi, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano. Durante l'incontro "sono emerse le criticità, ma anche lo spirito di collaborazione tra i soggetti interessati", ha riferito Orlando, parlando di "una sfida ambiziosa per quantità, qualità e tempi previsti dal decreto", che rappresenta "l'unica strada per rispondere alla crisi ambientale e sociale della città di Taranto".Quanto alla figura del garante per l'attuazione dell'Aia, eliminata dal testo del decreto che riguarda l'impianto siderurgico, il ministro ha spiegato che "il Garante ha vigilato e ha segnalato le difficoltà di applicazione dell'Aia: non si può dire che non si sia fatto niente, ma se c'è stato un altro decreto vuol dire che la formula che affidava la gestione alla proprietà e prevedeva un Garante per l'Aia non ha funzionato. Avere la presenza pubblica all'interno dell'azienda, attraverso il commissariamento, è quindi un elemento di maggior garanzia", ha concluso Orlando.
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