venerdì 6 settembre 2013
​Secondo la guardia di finanza all'interno dello stabilimento esisteva una sorta di "governance" parallela. In cinque sono finiti in manette.
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La guardia di Finanza di Taranto ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare - quattro in carcere e una ai domiciliari - nei confronti di altrettanti soggetti che facevano parte, secondo gli investigatori, di una "'struttura ombra" della famiglia Riva che agiva all'interno dell'Ilva in base alle direttive della proprietà pur non essendo inquadrata nell'organigramma dell'azienda. Il provvedimento è stato emesso dal Gip di Taranto.ll nuovo filone d'inchiesta sullo stabilimento tarantino è nato da un approfondimento dell'inchiesta madre, quella che ha portato l'estate scorsa al sequestro degli impianti dell'area a caldo e all'arresto di alcuni appartenenti alla famiglia Riva. Analizzando le intercettazioni telefoniche, gli investigatori hanno scoperto una "governance" parallela, che secondo la procura di Taranto e le Fiamme Gialle, aveva di fatto la responsabilità di alcune aree e potere decisionale e aveva il compito di gestire l'Ilva in base alla direttive della proprietà. Ai cinque arrestati è stata contestata l'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica incolumità in relazione al testo unico ambientale.
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