mercoledì 13 febbraio 2013
I due conflitti di attribuzione sollevati dalla Procura di Taranto contro il governo e il Parlamento per il decreto cosiddetto 'Salva Ilvà e la sua conversione in legge sono inammissibili. È quanto ha deciso la Corte Costituzionale.​
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La Corte Costituzionale ha giudicato inammissibili i due ricorsi per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato presentati dalla Procura di Taranto, uno nei confronti del governo per il decreto salva-Ilva e l'altro nei confronti del parlamento per la relativa legge di conversione. La Consulta ha ritenuto inammissibili i conflitti sull'Ilva sia perché il conflitto di attribuzione relativo ad una legge è inammissibile quando sussista la possibilità di sollevare eccezione di legittimità costituzionalesu una norma; sia perché questa possibilità sussiste e si è concretizzata proprio nel caso Ilva.Il presidente della Corte Costituzionale, Franco Gallo, "fisserà per il prossimo mese di aprile, nel rispetto dei tempi tecnici per la costituzione delle parti, l'udienza pubblica di discussione" relativa alle questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla magistratura di Taranto sulla legge "salva Ilva". Lo si leggein una nota diramata da Palazzo della Consulta.
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