giovedì 1 agosto 2013
​I sì al provvedimento sono stati 206, 19 i no e dieci gli astenuti. Il Movimento Cinque Stelle ha lasciato l'Aula prima della votazione per protestare contro «l'impossibilità di apportare modifiche al provvedimento».
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​Il Senato ha approvato senza modifiche il decreto sull'Ilva di Taranto. I sì al provvedimento sono stati 206, 19 i no e dieci gli astenuti. Il Movimento Cinque Stelle ha lasciato l'Aula prima della votazione per protestare contro "l'impossibilità di apportare modifiche al provvedimento" che definisce "ammazza Taranto".Nel corso del dibattito sono stati approvati "due importanti ordini del giorno" proposti dal gruppo parlamentare a 5 stelle a prima firma Stefano Lucidi. "Abbiamo chiesto ed ottenuto dal Senato d'impegnare il governo affinché si adoperi su due fronti legislativi: circoscrivere in maniera chiara la fattispecie di 'stato di calamità naturale di origine antropica", cioè tutti quegli episodi che hanno determinato disastri ambientali non derivatida fenomeni naturali ma da attività umane quali ad esempio gli impianti industriali", commenta Stefano Lucidi presentando l'ordine del giorno approvato. "Inoltre, abbiamo chiesto di istituire, conformemente alle direttive europee un apposito titolo del codice penale a giusto inasprimento delle pene verso i reati ambientali. Quindi l'istituzione del reato di strage ambientale che è un punto del programma del Movimento 5 Stelle".
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