mercoledì 11 settembre 2019
il danno erariale non è quantificabile. La Corte dei conti gira gli atti alla procura di Roma
Archiviazione per Salvini. I giudici contabili: ma erano illegittimi
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La Procura Regionale del Lazio della Corte dei Conti ha disposto l'archiviazione del procedimento riguardante il presunto uso indebito da parte dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini di 35 viaggi aerei a bordo di velivoli a disposizione della Polizia di Stato e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Per la magistratura contabile, che ha trasmesso il fascicolo, per quanto di competenza, alla procura di Roma, "non sono emersi dall'istruttoria elementi sufficienti per sostenere in giudizio una contestazione di responsabilità amministrativa".

Per la magistratura contabile, tuttavia , "è appurato, effettivamente, che a partire dal primo giugno 2018 risultano effettuati, per trasferimenti in ambito nazionale del Ministro dell'Interno e di altro personale 35 voli con aerei o elicotteri in dotazione al dipartimento di P.S o al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco".

La normativa vigente del 2011, precisano i magistrati, prevede che i voli di Stato debbano "essere limitati al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Corte costituzionale, salvo eccezioni che debbono essere specificamente autorizzate" e che "i velivoli suddetti sono stati acquistati per finalità prettamente operative e non per il trasporto di autorità, neanche per agevolare lo svolgimento della loro attività istituzionale".

Tutto questo per spiegare che è "illegittima la scelta di consentire l'uso dei menzionati velivoli per la finalità di trasporto aereo
del ministro e del personale al seguito", ma "considerato che i costi sostenuti per tale finalità non appaiono essere palesemente superiori a quelli che l'Amministrazione avrebbe sostenuto per il legittimo utilizzo di voli di linea da parte del ministro e di tutto il personale trasportato, al suo seguito", per la Corte dei Conti non è possibile "dimostrare la sussistenza di un danno erariale”. Da qui la decisione di chiudere la vicenda con un decreto di archiviazione.

Sarà ora la procura di Roma a valutare sul piano penale l’esistenza dei profili di illegittimità segnalati dai giudici contabili.

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