sabato 8 agosto 2015
Per il cantante lirico, firma di «Avvenire», frattura a una vertebra. Nell’epilogo dell’opera ha ceduto una struttura di scena.
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Brutto incidente per il tenore Marco Voleri, noto non solo per le qualità canore ma anche per aver curato per alcuni mesi sulle pagine di «Avvenire» un’apprezzata rubrica quindicinale, «Sintomi di felicità», sulla sua esperienza di cantante lirico malato di Sclerosi multipla. Nella serata di venerdì nell’ultima scena della Turandot, al Festival Pucciniano di Torre del Lago, quando la principessa Turandot e Calaf si giurano amore eterno, l'imperatore Altoum – interpretato appunto da Voleri – è caduto da due metri di altezza a causa dell'improvviso cedimento della piattaforma dove era montato il trono dell'imperatore. Il cantante lirico, trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale Versilia, ha rimediando la frattura di una vertebra, per fortuna senza alcuna compromissione della mobilità. Per lui – recente protagonista alla 40esima Festa di Avvenire a Lerici in un recital a tema religioso molto apprezzato, si annuncia un’operazione chirurgica nei prossimi giorni e un lungo periodo di recupero. A Marco l’affettuoso augurio di tutta la famiglia di Avvenire.

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