mercoledì 27 febbraio 2013
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«In un momento in cui l’Italia ha gli occhi sgranati dinanzi ad uno spettacolo disarmante, l’ Azione cattolica vuole ancora credere in un miracolo di corresponsabilità». Lo afferma Franco Miano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica, sull’esito delle elezioni. «Ora dunque ci troviamo di fronte a un bivio. Centrodestra e centrosinistra hanno tra le mani primati d’argilla e risicatissimi. Possono usarli per insistere nella gara a chi colpisce con più forza le fondamenta e i nervi fragili del Paese. Oppure esercitarli con responsabilità. Coinvolgendo anche, in un nuovo clima di pace politica che sia preludio di pace sociale, la componente montiana e - per quanto possibile - la folta e giovane rappresentanza del Movimento 5 Stelle», osserva Miano. Che nota come «guardando al Paese, non mancano obiettivi che accomunano: in primis - stavolta da concepire come prima riforma, e non come ultima - il cambiamento dell’attuale orribile legge elettorale».Da parte sua il presidente delle Acli, Gianni Bottalico, osserva che «dal voto esce un quadro preoccupante ma emergono anche delle chiare indicazioni. È il momento della responsabilità per tutte le forze politiche, vecchie e nuove. Il Paese chiede ed ha bisogno di essere governato, tocca alla politica trovare i modi». «Occorre – spiega Bottalico – che tutte le forze politiche rappresentate nel nuovo Parlamento compiano uno sforzo per assicurare un governo al Paese ed una normale dialettica parlamentare».Per il portavoce del Forum del terzo Settore, Pietro Barbieri, lo scenario politico che si sta delineando in queste ore «indica incertezza e profonda ingovernabilità che non aiutano la situazione economica e politica del nostro Paese» anche se coglie la presenza nel nuovo Parlamento di numerosi candidati provenienti dal mondo del terzo settore come «un segnale, e una scommessa, positivi». «Tra i candidati eletti ci sono circa una decina di esponenti di spicco dell’associazionismo, della cooperazione e del volontariato – osserva Barbieri – che potranno portare nel nuovo Parlamento il valore aggiunto della loro esperienza su temi sociali, ambientali, culturali».Da segnalare infine che l’Osservatore Romano si è occupato del risultato elettorale con un articolo di prima pagina a firma del redattore Marco Bellizi che inizia così: «Il risultato peggiore che molti paventavano dalle elezioni politiche italiane alla fine si è materializzato». Per il foglio vaticano l’attuale la legge elettorale è «perfetta per rendere il Paese ingovernabile», e comunque «appare impensabile un imminente ritorno alle urne».
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