sabato 11 febbraio 2017
Una ragazza affetta da una grave forma di autismo e una giornalista chiacchierona: da quest'incontro nasce un libro i cui proventi andranno a una casa per ragazzi autistici.
La copertina del libro

La copertina del libro

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Annina disegna di tutto e tutto – un cappello di paglia e un gatto musicista, un pesce rosso e il principe azzurro – prende vita non appena le sue matite colorate hanno finito di darsi da fare sul quadernone. Una capacità richiestissima, quella di Annina “la creatrice”, a cui ricorre chi vorrebbe vedere un desiderio trasformarsi in realtà. E lei non dice mai di no, sempre generosa nel regalare al prossimo sogni, fantasie e aspirazioni attinti al suo mondo interiore, ricchissimo seppur privo di parole. Sì, perché Annina non parla e quell’incapacità di proferire verbo più gli anni passano, più diventa difficile da sopportare.

Al contrario Clarabella, la donna con i capelli a fontana, è un fiume di parole in piena, un repertorio infinito di frasi per ogni occasione, di termini azzeccati che si stringono in un perfetto abbraccio sintattico. Sono in tanti a ricorrere all’aiuto di Clarabella – che lei offre volentieri – quando un avvenimento speciale lo richiede.

E l’inchiostro scorre inarrestabile, dando forma a discorsi e dichiarazioni d’amore, ma persino a menù per le feste, biglietti d’auguri e dimostrazioni di stima. Troppo: Clarabella sogna prolungati silenzi e la quiete di giornate mute. Cosa può nascere dall’incontro di due personaggi di tal fatta lo racconta “Annina Crea” (Nuova Editrice Berti, 20 euro), che è un po’ favola e un po’ autobiografia (in tandem), un libro che racconta di un mondo dove tutti hanno un talento da condividere, frutto della collaborazione tra Barbara Sartori e Anna Giuffrida: l’intero ricavato delle vendite andrà all’associazione “Oltre l’autismo” di Piacenza e sarà impiegato per il progetto “Casa di vita”, un luogo dove i ragazzi e le ragazze autistici possano essere coinvolti in percorsi di acquisizione delle autonomie e messi in condizione, finiti gli studi, di esprimere le proprie capacità in attività lavorative, guidati da educatori e professionisti.


E se è vero che un’immagine vale più di mille parole, Anna Giuffrida è una gran chiacchierona. Disegni ne sforna in quantità da quando, piccolissima, ha cominciato a saper tenere in mano una matita. La grave forma di autismo con cui convive da quando è nata, 16 anni fa, le consente una comunicazione verbale limitata ma non le impedisce di esprimersi chiaramente: Anna studia al Liceo artistico “Cassinari”, a Piacenza, e se adesso limita i suoi esercizi di stile a supporti consoni – fogli e tele – quando era più piccola non c’era superficie al riparo dal suo estro creativo.

Muri, specchi, vetri appannati o tovagliolini di carta, ogni spazio finiva occupato da un disegno. Si capisce perché Laura Pedretti, la sua mamma, abbia imparato a portarsi sempre appresso un taccuino... Valorizzare un talento è l’obiettivo – centrato – di “Annina crea” ma anche portarne altri alla luce. «Siamo stati molto combattuti rendendoci conto che promuovere il libro avrebbe significato una sovraesposizione mediatica per nostra figlia. Avevamo paura – spiega Laura Pedretti, la mamma di Anna – che potesse avere qualche ricaduta negativa su di lei. Alla fine, abbiamo ritenuto che fosse giusto, soprattutto come messaggio per tutte quelle famiglie che hanno figli autistici e che sono in difficoltà o si vergognano a proporre i loro ragazzi. Ci sono tanti talenti in quei giovani che aspettano solo di venir valorizzati».

Anche Barbara Sartori, la donna con i capelli a fontana, è dello stesso parere. Collega giornalista e firma di Avvenire, non aveva mai sentito parlare di Anna Giuffrida quando ha bussato alle porte dell’associazione “Oltre l’autismo”: sapeva che il lavoro del gruppo era pregevole e voleva dare una mano, scrivere per loro o su di loro, rendersi utile. «Mi hanno dato i disegni di Anna e mi hanno chiesto di partire da lì. Seduta sul pavimento, circondata dai fogli – racconta Barbara – mi è venuta l’idea di metterci anche qualcosa di me, di quel che mi piace, che è la mia passione e anche la mia professione. La parola parlata e scritta».

Naturalmente, quando si sono incontrate, Anna ha subito impugnato la matita e sul foglio è comparsa la donna con i capelli a fontana. «Be’, nella storia c’è tanta fantasia e solo un pizzico di realtà, però, in effetti sono un po’ anarchica dal punto di vista tricologico...».

Per informazioni più approfondite: Associazioni Oltre l’autismo, tel. 366.2831134 - Nuova Editrice Berti, tel. 0521.1998974 - Pagina Facebook www.facebook/Anninacrea

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