lunedì 2 ottobre 2017
A Cinisello Balsamo riuniti da Ainm i giovani che sviluppano tecnologie avveniristiche per la salute: attorno a un tavolo gli ideatori delle start up, le imprese, le banche, le università, i sindaci
Il futuro della sanità e la carica degli «startupper»
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«Le vostre start up non sono un sogno irrealizzabile. Le idee che avete potranno avere un futuro, purché siano innovative e di valore. Spiegate bene qual è il vantaggio del prodotto che proponete e il mercato potenziale di riferimento, e il Fondo di garanzia della banca scatterà automaticamente. Ci sono già molte storie di successo». La platea di giovani ascolta quasi incredula, rassicurata dalla concretezza di Eleonora Bisel, responsabile della Banca di Credito Cooperativo per tutta l'area del Nord Milano. Che prosegue: «Le start up innovative in Italia sono 5.623, di cui ben 1.200 in Lombardia. Per noi è appassionante ascoltarvi, voi impegnatevi a raccontarvi bene e troverete l'investitore interessato».

Dal sonar sulla pancia delle mamme...

A mettere attorno a un tavolo i giovani startupper, le imprese, le banche, l'università e le amministrazioni è stata l'Associazione imprenditori Nord Milano (Ainm), che con l'evento "Tecnologie a servizio della sanità", a Villa Forno di Cinisello Balsamo ha innescato la reazione necessaria per passare dalle parole ai fatti: «Siamo nati per supportare lo sviluppo dei nostri associati sul territorio – ha spiegato Gian Giorgio Carta, vicepresidente Ainm – e per noi sviluppo significa creare valori, non solo fatturato». Progetti avveniristici per la sanità, dunque: «Una scelta perfetta – nota il sindaco Siria Trezzi – perché in quest'area approderà la Città della Salute e dovremo trovarci pronti».


Arrivati da tutta la Lombardia, gli imprenditori del futuro escono in gran parte da Bicocca e Politecnico di Milano. «Saanity per ora è solo un'idea – racconta Claudio Ke, occhi a mandorla da orientale nato a Desenzano del Garda, ingegnere –, ma tutto è pronto per partire. È una app che snellirà le code al Pronto soccorso, tramite accettazione online e valutazione da lontano delle reali condizioni del paziente». Da Castellanza (Varese) arrivano gli amici con cui ci ha lavorato, laureati in giurisprudenza: «Il problema della privacy lo abbiamo risolto con una piattaforma via cloud, secretata tipo carta di credito, che conserverà i dati della nostra salute senza bisogno di portarsi dietro analisi, radiografie, storia familiare». Alessia Montani ha invece innovato il talento tessile di famiglia: «Con un tessuto sensorizzato abbiamo creato un coprispalle che monitora il neonato nelle prime ore. I sensori sono confortevoli, così li abbiamo estesi anche agli anziani e nel fitness». La prossima frontiera è la maglia per i bambini autistici che «registra le loro emozioni». Roberto Maggioni ha sviluppato un software per la gestione degli allarmi clinici, già adottato in 130 ospedali europei e in Israele, ma il fiore all'occhiello è il Progetto Cicogna, comoda fascia per mamme incinte: i movimenti del feto sono rilevati da un sonar tipo quello dei sommergibili.



...all'ospedale domiciliare sul comodino

Hospital at Home si potrebbe già applicare in ogni casa: ideato da Filippo Pantalena, darà modo ai pazienti cronici di vivere tranquillamente al domicilio. «Grande come un comodino, rileva 24 al giorno tutti i parametri e agisce subito dando l'ossigeno o le cure necessarie, il tutto in comunicazione vocale con i sanitari. Facile da usare, abbatte drasticamente l'ospedalizzazione». Mentre Voisis, start up di Cofò, la realtà di Cinisello che ospita progetti di imprenditoria giovanile, grazie al riconoscimento vocale permette di avere i referti medici a pochi istanti dalla visita, senza il solito via vai per il ritiro né il rischio di errori o scambi di persone.
Come ha sottolineato Vera Cocucci, responsabile di Innovation Lab, progetto dell'assessorato al Welfare della Lombardia, «la società sempre più anziana e una medicina sempre più avanzata richiedono cambiamenti rivoluzionari. Ma senza il supporto del tessuto produttivo e lo sviluppo di questi prodotti non si va da nessuna parte».


Al passo con la riforma della sanità lombarda

Lo conferma lo stesso assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera: «In Regione stiamo riformando il sistema socio-sanitario, per questo è importante conoscere chi sul territorio ha già realizzato dispositivi e servizi per una sanità più sostenibile. L'innovazione è una componente strategica per la presa in carico globale del paziente». Se il genio italiano è riconosciuto nel mondo, però, «troppo spesso ce lo lasciamo sfuggire all'estero», commenta Salvatore Belcastro, presidente di Ainm e regista dell'incontro. «Il capitale umano che formiamo, se non trova terreno fertile si sposta – avvertono i docenti della Bicocca, Anna Marzanati, Alessandro Capocchi e Ugo Arrigo –. Un piccolo territorio come il Nord Milano può allora differenziarsi, rendersi attrattivo, investire nello sviluppo delle idee».


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