giovedì 25 aprile 2019
I fondi raccolti per un giovane medico anconetano malato di linfoma, che poi non ce l’ha fatta, donati a un altro paziente siciliano, che adesso ha una possibilità
Medico malato muore, la raccolta fondi donata ad altro paziente. Che spera
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I fondi raccolti per un giovane medico malato di linfoma, che poi non ce l’ha fatta, donati a un altro paziente siciliano, che adesso ha una possibilità. È una storia d’amore a distanza, quasi una donazione d’organi virtuale, quella che vede protagoniste due famiglie che credono nella speranza. Una è quella di Calogero Gliozzo, lo studente di 27 anni di Nissoria, piccolo paese nell’Ennese, messo all’angolo da una forma molto aggressiva di linfoma che combatte da due anni come un leone. Le terapie non hanno dato gli effetti sperati e l’unica speranza sembra riposta in una nuova cura, molto costosa (circa 500mila dollari), non disponibile in Italia, ma in altre parti del mondo, come gli Stati Uniti. La Car-T consiste in un complesso procedimento in cui alcune cellule del sistema immunitario vengono prelevate dal paziente, geneticamente modificate in laboratorio per poter riconoscere le cellule tumorali e poi reinfuse nello stesso paziente.

Calogero Gliozzo e la sua famiglia vogliono provarci, gli amici si sono fatti in quattro per sostenere la raccolta sulla piattaforma “gofundme” e in pochi giorni hanno raggiunto oltre 250mila euro, grazie al tam tam sui social. Intanto, Calogero con alcuni parenti ha raggiunto Tel Aviv, dove è possibile proseguire le cure, ma alcune settimane fa il colpo di scena. Stop alle donazioni, perché la cifra è stata raggiunta, anzi superata, grazie a un super- dono: Lorenzo Farinelli, il medico anconetano che chiedeva un sostegno proprio su “gofundme” per sottoporsi ad una terapia sperimentale all’estero, è scomparso a febbraio, ma la famiglia ha deciso di offrire tutto ciò che era stato raccolto (circa 200mila euro) per contribuire alle cure di Calogero.

«Ho trascorso circa 20 giorni in ospedale perché le mie condizioni sono improvvisamente degenerate» scrive su Facebook Calogero Gliozzo. È stato necessario un intervento di drenaggio al cuore e ai polmoni, poi l’avvio di una terapia sperimentale, che sembra portare miglioramenti. Calogero promette di aggiornare personalmente tutti coloro che lo seguono e lo sostengono attraverso i social, ma aggiunge: «Molti di voi sono a conoscenza della donazione da parte della famiglia di Lorenzo. Valentina, mia sorella, in questi giorni ha avuto la possibilità di parlare con loro e io e la mia famiglia che si trova in questo momento insieme a me a Tel Aviv speriamo di poterli incontrare di persona molto presto. Non ho molte parole per ringraziare questa famiglia per il loro generoso gesto in un momento così complicato, che posso comprendere. Per questo vorrei mandare loro il mio più sentito grazie e quello di tutta la mia famiglia. Mi avete dato la possibilità di continuare a sperare e per questo non smetterò di lottare con tutte le mie forze – aggiunge –. Credo che questa sia la dimostrazione di come l’unione faccia la forza. La mobilitazione che si è creata attorno al mio caso, e agli altri come il mio, è un esempio straordinario di umanità che mi fa sperare nel futuro».

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