venerdì 13 luglio 2018
Stava aspettando l'intervento, e nel frattempo studiava. Dopo lo scritto di italiano, è arrivata la chiamata. Ora è in rianimazione, ma presto concluderà le prove
L'interno dell'ospedale Monaldi di Napoli (Ansa)

L'interno dell'ospedale Monaldi di Napoli (Ansa)

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Stava aspettando il trapianto di cuore, ma non voleva perdere l’anno. Così Pasquale, 19enne napoletano, ha sostenuto l’esame di maturità nel reparto di Cardiochirugia generale dell’ospedale Monaldi di Napoli, dove era ricoverato per una grave patologia cardiaca. Ma giovedì scorso, proprio mentre si preparava a sostenere la seconda prova di matematica, è arrivata la notizia che quel cuore che stava aspettando era arrivato. Così, al posto dell’esame, Pasquale ha dovuto affrontare l’intervento.

Adesso il giovane è in terapia intensiva, sotto stretta osservazione dei medici. «L’intervento è andato benissimo e il fisico di Pasquale ha risposto ottimamente – spiega la responsabile del reparto di Cardiochirurgia generale, Marisa De Feo –. Il ragazzo si riprenderà presto e tra una settimana potrà già tornare alla sua vita di sempre». Intanto trascorre le giornate leggendo Orwell, autore che ama particolarmente.

Martedì mattina ha ricevuto la visita della ministra della Salute Giulia Grillo, impegnata in un tour negli ospedali campani dopo lo scandalo del reparto chiuso 12 ore all’ospedale del mare per il party del primario. La ministra ha voluto incontrare Pasquale e, accompagnata dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera dei colli Antonio Giordano, si è intrattenuta qualche minuto col ragazzo.

La signora Anna, la mamma di Pasquale, non si muove un minuto dal reparto in cui è ricoverato il figlio: «Non ci aspettavamo che arrivasse il cuore, è successo tutto all’improvviso. Pasquale si preparava a sostenere l’esame, invece ha dovuto affrontare il trapianto. Le prime parole che ha detto dopo l’operazione sono state: 'ti amo, mamma'». Parole che mi hanno commosso, poiché lui non è abituato a esternare così chiaramente i suoi sentimenti ».

L’esame di maturità è solo rimandato, per ora. «Mio figlio ci tiene tantissimo a terminare i cinque anni di liceo e a prendere il diploma, anche perché vuole presto iscriversi all’università. Ha già scelto anche il corso di laurea: ingegneria meccanica».

E con grande probabilità Pasquale ce la farà a completare il suo percorso di studi: non perderà l’anno. Serve giusto il tempo che l’ufficio scolastico regionale, che già aveva predisposto l’invio della commissione esaminatrice nell’ospedale in cui è ricoverato, si organizzi e potrà sostenere le ultime tre prove. La prima, quella di italiano, l’aveva affrontata proprio nella sua stanza al Monaldi, con un tema sulla paura. Deve averne avuta molta in questo ultimo mese, Pasquale.

Tutto è cominciato circa un mese fa con una tosse persistente che non voleva saperne di andare via. Già negli anni passati il ragazzo aveva avuto problemi al cuore, ma ora la situazione si era aggravata. La diagnosi dei medici del Monaldi era stata impietosa: miocardiopatia in fase avanzata. Poi il ricovero, l’installazione di un defibrillatore per scongiurare il peggio e adesso il lieto fine con il cuore nuovo. Pasquale potrà terminare il suo esame, ma fuori dall’ospedale.

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