mercoledì 11 maggio 2016
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Contro il razzismo e l’intolleranza, arriva la raccomandazione del Consiglio d’Europa. Strasburgo chiede ai governi dei 47 Stati membri di non diffondere informazioni e dati sui migranti irregolari per non generare possibili discriminazioni e, soprattutto, la negazione dei diritti fondamentali della persona. Le raccomandazioni insistono sulla necessità di 'vietare' ai fornitori di servizi sociali di condividere i dati personali dei migranti irregolarmente presenti con le autorità di immigrazione. Le raccomandazioni, spiega la commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (Ecri), intendono «aiutare gli Stati ad affrontare un problema urgente di discriminazione nei confronti di persone, donne, uomini e bambini, che non soddisfano le condizioni previste dal diritto nazionale per l’ingresso o soggiorno in uno Stato membro del Consiglio d’Europa». L’Ecri stila quindi una serie di misure concrete che gli Stati devono prendere. Oltre a decriminalizzare l’assistenza agli immigrati irregolarmente presenti sul territorio dello Stato, e assicurare che possano accedere a tutti i servizi essenziali senza dover presentare documenti inerenti al loro 'status migratorio', l’ Ecri afferma che le autorità devono «proibire alle forze dell’ordine di condurre controlli nelle immediate vicinanze di scuole, ospedali, servizi per l’alloggio, centri di assistenza, banche del cibo e istituti religiosi». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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