venerdì 16 novembre 2018
Manovra, 3.500 emendamenti. Tassa sulle bibite zuccherate per abbassare l’Irap. La Lega: pieno accordo. Via anche la tassa sugli ombrelloni. Le proposte: sgravio per i piatti di plastica bio
Il condono «ristretto»: solo sul dichiarato
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Stop al condono sul dichiarato. Mentre alla commissione Bilancio della Camera arriva la solita pioggia di emendamenti (sono 3.500 le proposte di modifica - 400 di maggioranza -, tra le quali spuntano la 'tassa sulla Coca-Cola' e l’Iva al 5% sui pannolini), la novità principale, relativa al decreto fiscale, arriva a tarda sera, dall’esito dell’ormai classico vertice di governo con il premier Conte e i vice Salvini e Di Maio. Al termine, fonti pentastellate informano che «scompare la dichiarazione integrativa, quindi sarà possibile regolarizzare solo il dichiarato». E la Lega fa sapere di essere in «pieno accordo».

Viene meno così una delle 'gambe' su cui poggiava l’architettura della sanatoria, quella che consentiva a chi ha presentato la denuncia dei redditi di poter far emergere anche somme non denunciate in precedenza, pagando solo il 20%. Restano in piedi le altre modalità della 'pace fiscale'.

Annunciato anche un emendamento per evitare la tassa sui metri quadrati di ombra degli ombrelloni presenti negli stabilimenti balneari. La partita parlamentare sulla legge di Bilancio è solo all’inizio e il governo lavora per sminare il più possibile il percorso della probabile procedura di infrazione per debito eccessivo.

Dopo le dure parole di Austria e Olanda contro l’Italia, ieri il ministro francese Bruno Le Maire si è detto «rammaricato» che il nostro Paese «non abbia accolto la mano tesa» della Ue e ha chiesto una «prova di responsabilità e lucidità». La procedura? «Io sto lavorando per evitarla», ha affermato ieri il premier Giuseppe Conte, al rientro da Abu Dhabi, sottolineando di voler avere un confronto «sereno e costruttivo» con Bruxelles.

Un passaggio importante potrebbe essere l’incontro con il presidente Jean-Claude Juncker, ma il tempo stringe perchè un primo verdetto europeo è atteso già per il 21 novembre: «Lo sentirò all’inizio della prossima settimana e vedremo», dice Conte, consapevole del possibile isolamento dell’Italia dopo il sostanziale rifiuto a modificare una manovra bocciata dalla Ue. La strategia però non è chiara, perché Conte esclude ancora correzioni al documento di bilancio («Non ce ne sono all’orizzonte »), ma si dice disponibile a interventi a patto che vadano «nella direzione degli interessi degli italiani».

Da parte sua il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ribadisce che la manovra, pur «diversa », non è «meno solida o credibile». Il responsabile del Mef non ha lesinato stoccate alla Ue, che «appare incapace di adottare politiche economiche di contrasto al rallentamento economico». Occorre quindi «affrontare insieme e non in modo conflittuale il problema della crescita», perché oggi «le politiche espansive si possono adottare solo quando un Paese è già immerso in una recessione, cioè quando è troppo tardi». In visita in Svezia interviene il presidente della Repubblica.

Sergio Mattarella sembra parlare soprattutto al nostro governo quando avverte che la Ue «non è una sempice unione doganale, non siamo una sorta di comitato d’affari» e sottolinea come sia «dirimente un chiarimento sulla direzione di marcia che i popoli europei intendono percorrere». Tornando al fronte interno, il decreto fiscale da lunedì sera va al voto in commissione al Senato. Tempi più lunghi per il ddl di Bilancio: tra le novità al vaglio, c’è la tassa, lanciata da Lega e M5s, sul consumo di bevande ad alto contenuto di zuccheri aggiunti, tipo coca-cola: una misura pensata per coprire i costi dell’esenzione delle partite Iva fino a 100mila euro dal regime Irap e per l’estensione del tempo pieno nella scuola primaria.

Ma il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, chiede che i fondi vadano a università e ricerca. Tra le richieste M5s spunta poi un fondo da 750mila euro l’anno per la promozione della musica jazz e l’Iva agevolata al 5% per i materiali derivanti da riciclo e riutilizzo dei rifiuti e da compostaggio così come su pannolini e assorbenti. Insieme a un credito d’imposta al 36% per la produzione di posate e stoviglie usa e getta biodegradabili e una detrazione del 50% (fino a 100 euro) sui seggiolini auto anti-abbandono. La Lega invece rilancia la proroga del super ammortamento per l’acquisto di beni strumentali fino a 516 euro da parte delle Pmi. Dal Pd, invece, richieste per inserire i contraccettivi nei Lea sanitari e sull’obbligo per il governo di inviare entro il 30 giugno di ogni anno una relazione al Parlamento sul nuovo Fondo Blockchain.

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