venerdì 17 aprile 2020
Gli operatori dell'emergenza presentano al governo e alla comunità scientifica le linee guida dell'assistenza. Balzanelli: serve modello unico su tutto il territorio
Intervento notturno di un mezzo del 118 a Milano durante l'emergenza

Intervento notturno di un mezzo del 118 a Milano durante l'emergenza - Fotogramma/Marco Passaro

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Un modello unico su tutto il territorio nazionale. Ma soprattutto un modello diverso. La Società italiana sistema 118 (SIS 118) presenta al ministero della Salute, al governo, all’Istituto superiore di sanità e alla comunità scientifica le sue “Linee di indirizzo relative alla strategia di contrasto nei confronti di COVID-19”, frutto dell’esperienza “sul campo” nel contrasto alla pandemia degli ultimi tre mesi. Tra le ipotesi proposte, innanzitutto l’accesso diretto della popolazione italiana in caso di emergenza sanitaria direttamente alle centrali operative del 118, senza passare per il numero unico per le emergenze 112, per accorciare i tempi di intervento. In più, screening a tutti i soggetti sintomatici e per il personale del 118 test ogni due-tre settimane oltre che la dotazione di tutti i dpi necessari ad evitare il contagio. Per i pazienti, invece, la quarantena in ambienti centralizzati che ne consentano il monitoraggio e il saturimetro come strumento di controllo individuale, così come la creazione di nuclei sanitari di visita precoce sul territorio dotati di ecografi e test rapidi ematologici per individuare velocemente i pazienti a rischio o da ospedalizzare. Ma non in un contesto ospedaliero tradizionale, bensì in strutture separate dedicate. «Queste linee di indirizzo – sottolinea Mario Balzanelli, presidente nazionale della SIS 118 – stavolta hanno un valore tutto particolare, quello di non poter ricadere inascoltati da parte di chi decide, come purtroppo è accaduto, nella sanità di questo Paese, in ogni occasione in cui si è parlato di Sistema 118. Rappresentano, contestualmente, un tributo che dobbiamo alla cittadinanza, a quanti dei nostri hanno perso la vita per COVID-19, e a noi stessi».

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