martedì 19 giugno 2018
Un servizio dedicato ai medici di famiglia. L'ospedale dermatologico avverte sui rischi estivi: bere di più, non esporsi troppo al sole, proteggere i piedi. E non sottovalutare le lesioni cutanee"
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Nella stagione estiva chi soffre di patologie legate al diabete deve osservare alcune precauzioni in più e in caso di ferite, ulcerazioni e infezioni è necessario intervenire tempestivamente. Per questo l'ospedale Idi (Istituto dermopatico dell'Immacolata) di Roma ha attivato filo diretto telefonico, con numeri dedicati ai medici di famiglia che hanno in cura pazienti diabetici (06/66463510 e 377/7777256) . L' obiettivo quello di fornire una risposta immediata (consulenza tra colleghi medici o prenotazione visita presso l’Idi) a favore dei pazienti affetti da patologie legate al diabete.



Grande soddisfazione per l’istituzione di questo nuovo servizio viene espressa dalla dottoressa Cristiana Di Campli, responsabile dell'Unità operativa semplice "Piede diabetico e ulcere cutanee" dell'Idi, che all’inizio della stagione estiva, invita a rispettare i suggerimenti che si danno in questo periodo: maggiore idratazione della cute, bere più acqua, consumare una maggiore quantità di pesce e verdure, non esporsi troppo al sole per evitare dermatiti. C'è, infatti, il rischio di ustioni quando il piede viene a contatto con la sabbia bollente. "L’uso delle calzature - afferma Di Campli - è fondamentale per i pazienti neuropatici anche in spiaggia. Essi infatti possono ustionarsi facilmente, oppure, se il piede non risulta correttamente protetto, si espongono al pericolo di lesioni che inizialmente si presentano come banali tagli, ma che nell’arco di pochi giorni, possono trasformarsi in lesioni importanti e di difficile gestione, se sopravviene un'infezione e il paziente presenta problemi circolatori". Quindi, massima attenzione e nel caso in cui si dovessero presentare queste situazioni è bene rivolgersi, subito, al medico di famiglia. Per questo, conclude Di Campli, l'Idi ha voluto creare una linea diretta con i medici di famiglia, per fornire visite e consulenze immediate e garantire così un approccio terapeutico corretto.

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