martedì 6 settembre 2022
L'analisi, condotta nei Paesi Scandinavi, ha dimostrato che non c'è correlazione tra l'aumento dei casi e l'esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza
I telefonini non causano i tumori del cervello. Lo conferma uno studio

Ansa

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Anche se in Scandinavia negli ultimi 35 anni si è osservato un incremento dei casi di gliomi, una famiglia di tumori del sistema nervoso centrale, questo aumento non è connesso all'uso dei telefonini. È questa la conclusione di uno studio coordinato dall'International Agency for Research on Cancer (Iarc) e pubblicato sulla rivista Environment International.

I ricercatori hanno analizzato i registri dei tumori di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia per censire tutti i casi di tumore al sistema nervoso tra il 1979 e il 2016. Si sono quindi concentrati sulla popolazione maschile che all'inizio degli anni Novanta aveva tra i 35 e i 44 anni, i primi a utilizzare i telefoni cellulari.

«Se i campi elettromagnetici a radiofrequenza emessi dai telefoni cellulari causassero gliomi, il marcato aumento nell'uso dei telefoni cellulari nella popolazione generale negli ultimi decenni si tradurrebbe in un aumento della comparsa di tumori», spiegano i ricercatori. L'analisi, invece, non ha riscontrato nessun legame tra l'uso del telefonino, soprattutto in quella fetta della popolazione, e l'aumento del rischio di tumori.

«Nei Paesi nordici, l'uso dei telefoni cellulari è aumentato notevolmente a metà degli anni novanta, soprattutto tra gli uomini di mezza età. I tassi di incidenza di glioma registrati in questi Paesi hanno seguito tendenze a lungo termine di piccoli e graduali incrementi. Tra il 1979 e il 2016 non sono state osservate modificazioni di questi trend», scrive in una nota la Iarc. «Questa osservazione è compatibile con l'assenza di qualsiasi impatto misurabile dell'uso del cellulare sul rischio di sviluppare questo tipo di tumore, per le tecnologie utilizzate in passato e ai livelli di esposizione incontrati in quel momento».


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