
Forze dell'ordine all'esterno della struttura in cui è ospitata la salma di Messina Denaro all'Aquila - Ansa
La chiusura di una pagina drammatica per la sua terra, la consapevolezza che la scomparsa di un boss non cancella colpe e pericoli, lo sgomento per qualche messaggio di solidarietà complice che affiora qua e là online. Sono diverse le reazioni "dal basso" alla scomparsa di Matteo Messina Denaro. Per il sindaco di Castelvetrano, sua città natale nel Trapanese, da tempo l'ex capo di Cosa nostra "non apparteneva più a questa città: totalmente scomparso, gli unici ricordi che i cittadini hanno della sua giovinezza era di un uomo prepotente, che faceva paura" ha detto il sindaco Enzo Alfano, che ora parla di "capitolo nuovo" e di un "percorso già iniziato" per liberarsi dall'eredità ingombrante dell'uomo delle stragi. Stesso tono da Giuseppe Castiglione, sindaco di Campobello di Mazara, paesino in cui Messina Denaro abitava grazie a una fitta rete di complicità prima del suo arresto. "Ha provocato ferite profondissime - sottolinea -- Questa parte di Sicilia ha pagato un prezzo altissimo".
Stona, rispetto a questi segnali, la presenza in rete di messaggi choc, assolutamente minoritari, dal popolo dei social. "Riposa in pace, zio Matteo, quasi tutta Castelvetrano è dispiaciuta" scrive su Facebook una persona. "Fai buon viaggio" scrive un altro. Grande l'indignazione in risposta da parte della maggioranza dei lettori. "Oggi che lui se n'è andato, di fronte alla morte ciascuno si ferma, ma la morte non può cancellare le responsabilità di quella violenza, di quei crimini, di quelle centinaia di persone che sono state spazzate via" ha sottolineato don Luigi Ciotti, fondatore di Libera.