venerdì 10 aprile 2020
Un gesto di solidarietà dai 300 carcerati, anche ergastolani. "Queste vostre mani le stringiamo oggi ancora più forte", si legge nella lettera di ringraziamento
Un detenuto nel laboratorio di pasticceria del carcere di Lanciano

Un detenuto nel laboratorio di pasticceria del carcere di Lanciano - .

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Dal carcere un regalo di Pasqua per i malati di Covid-19. Una bella storia di solidarietà tra chi soffre, anche da chi è in "fine pena mai". Mani che si stendono, mani che si stringono, anche da dietro le sbarre. I 300 detenuti, in parte ergastolani, del carcere di Lanciano in Abruzzo hanno fatto una donazione per il Covid Center del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico a Roma. I fondi raccolti tra le celle aiuteranno a sostenere il funzionamento del centro di cura specializzato nel trattamento di pazienti affetti da Covid-19.

I detenuti avevano chiesto nei giorni scorsi alla loro direttrice Lucia Avantaggiato la possibilità di mostrare la propria vicinanza al Campus Bio-Medico con cui avevano già collaborato nel passato attraverso progetti di reinserimento. Ora è arrivata la donazione, un gesto di speranza dal mondo carcerario che, come ha ricordato più volte Papa Francesco in questi giorni, sta vivendo con preoccupazione e tensione l'emergenza coronavirus. Un mondo che è stato al centro della Via Crucis guidata dal Papa, con le meditazioni preparate dalla parrocchia della Casa di Reclusione Due Palazzi di Padova. Un mondo che un mese fa è stato attraversato da violente proteste proprio legate all'emergenza, oltre che al ritornato sovraffollamento. Ma dalle celle ora arriva la concreta solidarietà.

Il Rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, Raffaele Calabrò ha espresso la sua gratitudine e vicinanza ai detenuti di Lanciano: “Il vostro è un gesto di profonda umanità che vi fa esempio per tutti in questo periodo di incertezze nel quale non è retorico richiamarci con forza agli autentici valori di unità e umanità. Vi sono grato a nome dell’Università che guido e rappresento”. Molto intensa la lettera di ringraziamento alla direttrice e a tutti i detenuti, "per il vostro altruistico e toccante gesto", firmata dal direttore del Campus Covid Center Felice Eugenio Agrò e da Rossella Perricone presidente dell'Associazione Amici dell'Università Campus Bio-Medico. "Sentire che ci siete vicino - scrivono - è per noi una grandissima dimostrazione di stima e di solidarietà e sono queste cose, nel difficile momento storico che stiamo vivendo a farci sentire davvero il senso di unità, di compattezza, di umanità. Tendere la mano verso gli altri. Ed è questa l’umanità e la società a cui ambire; persone che si tengono per mano. E noi - conclude la lettera - queste vostre mani le stringiamo oggi ancora più forte".

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