sabato 22 aprile 2023
Oggi convegno della Fondazione Giovanni Paolo II sui 60 anni della “Pacem in terris”. E tanti chiedono di organizzare un incontro internazionale
«La pace? È sempre più necessaria». Tornano appelli e marce nonviolente

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A oltre un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina c’è chi non si rassegna all’ineluttabilità della guerra e continua a tessere ostinatamente il filo della pace. A Firenze è stata appena lanciata un’iniziativa che richiama alla memoria ancora una volta l’impegno di Giorgio La Pira, di padre Ernesto Balducci e di don Lorenzo Milani ai tempi della Guerra fredda. L’obiettivo è quello di ridare alla città un ruolo di “capitale della pace e del dialogo”, dotandola di strumenti concreti per intraprendere iniziative di carattere straordinario, d’intesa con le organizzazioni già impegnate sul tema. Un gruppo di ex consiglieri comunali e pacifisti fiorentini di lungo corso ha lanciato un appello per organizzare in città, entro l’estate, un incontro internazionale che riproponga il tema del cessate il fuoco in Ucraina e l’avvio di negoziati fra tutti i soggetti coinvolti nel conflitto.

«Circa trent’anni fa il Consiglio comunale dichiarò Firenze “città operatrice di pace” con un provvedimento che prendeva spunto da una serie di atti che più volte l’avevano vista operare in questo senso, a partire dall’iniziativa del cardinale Elia Dalla Costa, che nel 1938 chiuse le finestre dell’Arcivescovado durante la visita in città di Hitler e Mussolini» ci ha spiegato l’ex consigliere comunale fiorentino Moreno Biagioni, che promosse e votò quell’atto negli anni ‘90. «Fu padre Ernesto Balducci, nello spirito della sua famosa frase ‘Se vuoi la pace, prepara la pace’ l’ispiratore e il consulente nella stesura di quel provvedimento. Purtroppo però, le amministrazioni che si sono susseguite negli anni ne hanno tenuto conto soltanto in parte» prosegue Biagioni.

«Adesso vorremmo dotarci degli strumenti necessari per rendere operativo quel provvedimento e stimolare un’inversione di rotta da parte dei governi». Nello specifico si tratterebbe di istituire un forum permanente per la pace cui possano partecipare associazioni, movimenti, realtà impegnate nel campo del pacifismo ma anche università, enti scientifici e autonomie locali. «Tale forum – si legge nell’appello - potrebbe agire in stretto rapporto con le organizzazioni impegnate su questo terreno, come la Comunità di Sant’Egidio, gli Ambasciatori di pace presso l’Unione Europea e l’Onu, nei diversi consessi internazionali in cui si incontrano i rappresentanti degli Stati». Tra i propositi dell’appello c’è anche quello di riprendere l’idea dei Corpi civili di pace proposti dal Movimento europeo di Azione nonviolenta e di organizzare, appunto, un incontro internazionale a Firenze che riproponga il tema del cessate il fuoco e dell’avvio di negoziati in Ucraina. Finora sono già state raccolte numerose adesioni collettive e individuali, tra cui quella dell’ex sindaco Mario Primicerio, del rettore dell’Università di Siena Tomaso Montanari e di alcuni esponenti dell’assemblea cittadina in carica.

Intanto, sempre nel capoluogo toscano, è in corso proprio in questi giorni l’iniziativa “Firenze e Gerusalemme”, una video-installazione nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio che racconta i legami tra le due città, alla quale è associata una serie di eventi tematici organizzati dal Comune e dal Commissariato di Terra Santa.

Tra questi, il convegno “La necessità della pace. I sessanta anni della Pacem in terris” promosso dalla Fondazione Giovanni Paolo II, che si terrà oggi alle 10.30 in Palazzo Vecchio e l’incontro “Visioni di pace nella città plurale” di mercoledì 26 aprile (ore 18), un dialogo tra monsignor Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, e il cardinal Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze che sarà moderato dal direttore di Avvenire Marco Tarquinio.

Intanto, in vista della prossima Marcia per la pace e della fraternità Perugia-Assisi del 21 maggio prossimo, proseguono a Roma le iniziative della Tenda della pace al Galoppatoio di Villa Borghese. Fino a martedì 25 aprile sono in programma laboratori, incontri e presentazioni a cura del Comitato promotore della marcia e della Rete nazionale delle scuole di pace. Lunedì 24 aprile, a partire dalle 17, è prevista una preghiera per la pace alla presenza dell custode e dei frati del Sacro convento francescano di Assisi.

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