mercoledì 20 novembre 2013
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​Italia e Francia tornano a sedersi al tavolo, schierate una di fronte all’altra con ben 11 ministri capitanati dal premier Enrico Letta e dal presidente francese Francois Hollande. In un vertice, quello intergovernativo in programma a Villa Madama, dove ancora una volta a fare da leitmotiv è la crisi e le posizioni da assumere in Europa. Ma il tavolo è anche l’occasione per affrontare tanti – e alcuni spinosi – dossier. A cominciare dalla Tav: ieri il Senato francese ha dato l’ok definitivo al progetto intergovernativo e oggi il vertice tra Italia e Francia a Roma conferma la costruzione del tunnel per la Torino-Lione.Tanti i temi del confronto, dall’immigrazione all’aerospazio, sui quali si allunga l’ombra di Alitalia, in particolare dopo il disimpegno di Air France. Il confronto si snoda anche tra temi internazionali – dalla Siria all’Iran, alla pace in Medioriente – alla difesa europea. Tra due Paesi che sono, l’uno per l’altro, secondo partner commerciale e tra cui ogni giorno ci sono «200 milioni di scambi», si ricorda a Palazzo Chigi.L’incontro serve anche a siglare accordi operativi: uno tra Poste e Eutelsat, un altro nella difesa tra Esa-Elv e Arianspace. Crescita e occupazione restano comunque le priorità per Roma come per Parigi, impegnate in un asse contro posizioni troppo rigoriste del Nord Europa, Germania in prima fila. Due Paesi «simili», dove segnali di crescita ci sono, ma restano «deboli». Tutti e due impegnati, tra mille difficoltà, in un cammino di risanamento dei conti che vede l’Italia migliore della Francia sul fronte del rapporto deficit-pil (il 3% contro il 4,1%) e Roma indietro su quello del debito (ben più alto rispetto ai "cugini").
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