giovedì 10 marzo 2016
Il treno per Auschwitz. Viaggio della memoria con Guccini, Zuppi e 449 studenti
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Vecchie carrozze recuperate da treni disparati formano uno strano convoglio in partenza dal binario 16. Nessun tabellone elettronico indica la destinazione, nessun altoparlante la annuncia, ma sui finestrini è scritta in rosso, "TRENO PER AUSCHWITZ". Sotto, il percorso: "Milano Centrale - Verona Porta Nuova - Salzburg - Krakow - Plaszow e ritorno". E ritorno, grazie a Dio. Perché non basta il grande sole giallo con un sorriso al centro, dipinto sulla fiancata della carrozza numero 1 (il residuo di un vecchio treno vacanziero?), e nemmeno pensare che sono passati 70 anni. L’uomo fa ancora paura. 

"Son morto ch’ero bambino, passato per il camino e adesso sono nel vento", cantava esattamente cinquant’anni fa Francesco Guccini nella sua Auschwitz, così è lui oggi a salire sul treno della Memoria (allestito da Cigl, Cisl e Uil Lombardia), con 449 studenti e un compagno di viaggio d’eccezione, l’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi. Arrivano insieme, così vicini e così diversi, e insieme avranno cinque giorni per sondare il mistero del male, il miracolo del bene…

Su Avvenire, in edicola venerdì 11 marzo, il racconto dettagliato della partenza del treno e le parole dell'arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, e del cantautore Francesco Guccini, "curiosamente insieme in questo Viaggio della Memoria".

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