mercoledì 6 maggio 2020
Una brutta giornata per la regione: più della metà dei nuovi contagi e il 60% dei decessi
Vita quotidiana ai tempi del lockdown a Torino

Vita quotidiana ai tempi del lockdown a Torino - Ansa

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Il giorno delle impennate e d’una prima volta. Impennata in giù, buona, quella degli attualmente positivi, con una diminuzione rispetto a ieri oltre il 7% e soltanto da domenica a oggi siamo passati da 100.179 a 91.528. Impennata in su, pessima, quella delle morti: da giovedì scorso eravamo stati sempre sotto le trecento, oggi torniamo sopra e parecchio, 369. La prima volta è il numero dei dimessi e guariti che supera quello degli attuali contagiati (i primi 93.245 e appunto 91.528 i secondi). Ma anche una brutta giornata per la Lombardia, dove, rispetto a ieri, si registra oltre la metà dei nuovi casi quotidiani e il sessanta per cento delle morti.

Insomma, è come se stessimo scendendo da una montagna. La scalata è stata durissima, drammatica se pensiamo a quanti sono andati giù e pensiamo che avremmo potuto farcela franare addosso, la montagna. La discesa sarebbe più facile, se dimentichiamo che lo sia. Conosciamo, adesso, la strada per tornare sotto, abbiamo imparato le regole per seguirla, capito che correre allontanerebbe il rientro. Che conta non distrarsi, un piede in fallo e precipitiamo. Vediamo le cifre quotidiane del Dipartimento di Protezione civile.

Nuovi contagi. Aumento in leggera risalita: sono 1.444 (martedì 2.091, mercoledì 2.068, giovedì 1.872, venerdì 1.965, sabato 1.900, domenica 1.389, lunedì 1.221 e ieri 1.075) e di questi, oltre la metà, 764 (52,9%), si registra in Lombardia. Il totale nazionale di chi ha contratto il Covid -19 dall’inizio della pandemia sale a 214.457 persone (compresi guariti e deceduti). I tamponi effettuati sono 64.263 (ieri 55.263), con un rapporto di positività che risale di un soffio a 2,2% (nell’ultima settimana era appena sotto il 3%).

Morti. Nuova impennata delle morti: 369 (domenica 26 aprile 260, lunedì 333, martedì 382, mercoledì 323, giovedì 285, venerdì 296, sabato 190, domenica 174, lunedì 195 e ieri 236), delle quali 222 sono in Lombardia (ieri 95). Il totale arriva drammaticamente a 29.684 dall’inizio della pandemia.

Attuali positivi. Scendono a 91.258 (giovedì 101.551, venerdì 100.943, sabato 100.704, domenica 100.179, lunedì 99.980 e ieri 98.467), 6.939 in meno rispetto a ieri (martedì meno 608, mercoledì meno 513, giovedì meno 3.106, venerdì meno 608, sabato meno 239, domenica meno 525, lunedì meno 199 e ieri meno 1.531).

Ricoverati nelle terapie intensive. Sono 1.333 (sabato 1.539, domenica 1.501, lunedì 1.479 e ieri 1.427).

Ricoverati in reparti ospedalieri ordinari. Sono 15.769 persone (venerdì 17.569, sabato 17.357, domenica 17.242, lunedì 16.823 e ieri 16.270), 501 in meno rispetto a ieri.

In isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Sono 74.426 persone (mercoledì 83.619, giovedì 81.708, venerdì 81.796, sabato 81.808, lunedì 81.436 e ieri 80.770), 6.344 in meno rispetto a ieri, cioè l’81% degli attuali positivi (ieri 82%).

Guariti e dimessi. Sono 8.104 (venerdì 2.304, sabato 1.655, domenica 1.740, lunedì 1.225 e ieri 2.352), portando il numero complessivo dall’inizio della pandemia a 93.245. Un numero tanto alto dovuto all’aggiornamento dei dati, dalla Lombardia, riferiti anche ai giorni precedenti.

Vediamo le singole Regioni. I casi attualmente positivi sono 31.753 in Lombardia, 14.858 in Piemonte, 8.391 in Emilia-Romagna, 6.789 in Veneto, 5.088 in Toscana, 4.433 nel Lazio, 3.306 in Liguria, 3.236 nelle Marche, 2.903 in Puglia, 2.340 in Campania, 2.201 in Sicilia, 1.791 in Abruzzo, 982 nella Provincia autonoma di Trento, 962 in Friuli Venezia Giulia, 644 in Calabria, 623 in Sardegna, 579 nella Provincia autonoma di Bolzano, 179 in Molise, 172 in Basilicata, 171 in Umbria e 127 in Valle d’Aosta.

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