martedì 17 settembre 2019
L'isola aveva chiesto supporto alla nostra Guardia Costiera ma poi aveva rifiutato l'approdo. Poi lo sblocco. A Sfax in Tunisia recuperati 8 cadaveri. Altri sbarchi autonomi
A Malta i migranti salvati dall'Italia. La Ocean Viking ne soccorre 109
COMMENTA E CONDIVIDI

Circa 90 persone migranti a bordo di una imbarcazione di legno sono stati soccorsi e salvati nella notte tra lunedì e martedì nelle acque del Mediterraneo da motovedette della Guardia costiera italiana. È stato Alarm Phone - il call center informale gestito dagli attivisti di Watch The Med a supporto delle operazioni di salvataggio - a dare la notizia.


La prima segnalazione dell'imbarcazione di legno partita da Zawara era arrivata alle 21.50 circa di lunedì sera. A seguire la comunicazione alle autorità maltesi della posizione in mare e da queste ultime la conferma di aver avvistato dall'alto intorno alle 23.30 la barca. Intorno alle 4 del mattino, su richiesta della centrale operativa del soccorso della Valletta, è intervenuta a soccorrere la Guardia costiera italiana che ha operato nella area di Search and Rescue maltese, poiché l'imbarcazione a forte rischio di naufragio si trovava più vicina all'Italia che a Malta.

Nelle ore successive all'operazione di soccorso la Guardia Costiera italiana ha contattato La Valletta per chiedere di inviare un pattugliatore per il trasbordo delle persone recuperate, ma Malta per tutto il giorno ha risposto negativamente, fino a sera quando un pattugliatore si è avvicinato alle due motovedette italiane, che nel frattempo si erano avvicinate all'isola, e ha comunicato l'intenzione di prendere a bordo le persone salvate, avviando poi il trasbordo.

Lo sblocco della situazione di stallo è stata senz'altro agevolato dal fatto che proprio oggi il presidente della Repubblica maltese, George William Vella, è stato ricevuto al Quirinale da Sergio Mattarella.

Resta da vedere se al momento dello sbarco verrà applicato il meccanismo di redistribuzione volontaria delle persone soccorse con la collaborazione nell'accoglienza di altri Paesi europei. A La Valletta lunedì 23 settembre è in programma un mini-vertice di ministri dell'Interno di Italia, Malta, Francia, Germania e Francia per cercare una soluzione condivisa sulle operazioni di sbarco delle navi umanitarie che fanno salvataggi in mare.

Intanto la nave Ocean Viking, che sabato scorso aveva trasbordato 82 migranti a Lampedusa, destinati a vari Paesi europei, oggi ha compiuto altre due missioni di salvataggio: prima 48 persone migranti su una barca in difficoltà a 53 miglia dalle coste libiche (fra loro ci sono donne, bambini piccoli e un neonato) poi 61 persone al largo delle coste libiche, che erano su un gommone in difficoltà, e molti di loro, spiega Medici senza frontiere, vengono curati dai medici presenti a bordo per aver inalato carburante.
Il numero totale delle persone migranti a bordo ora è di 109.

Inoltre, Alarm Phone ha fatto sapere che le autorità tunisine hanno recuperato i corpi di 8 migranti al largo di Sfax, in Tunisia. Citando fonti tunisine e senza precisare se si tratti di persone che erano a bordo del peschereccio affondato al largo delle coste tunisine di El Aouabed. "Si temono altri morti - scrive ancora Alarm Phone - Guardia costiera e pescatori locali sono ancora alla ricerca".

Le partenze dalle coste africane sembrano continuare, così come gli sbarchi autonomi sulle coste italiane. Nella notte tra lunedì e martedì 56 persone su due imbarcazioni sono arrivate direttamente nel porto di Lampedusa. E l'hotspot è al collasso con 210 ospiti a fronte di una capienza di massima di 95. In 25 sono giunti in mattinata con un altro barchino sulla spiaggia di Agrigento. Quindici algerini sono stati rintracciati a Sant'Antioco, costa meridionale della Sardegna, dopo uno sbarco.


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: