mercoledì 18 novembre 2020
Per il ministro la seconda ondata «è particolarmente dura. Oggettivamente è più forte delle nostre previsioni, ma siamo nelle condizioni di affrontare e vedere la luce in fondo al tunnel»
Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri

Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri - Archivio

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La seconda ondata del coronavirus «è particolarmente dura. Oggettivamente è più forte delle nostre previsioni, ma siamo nelle condizioni di affrontare e vedere la luce in fondo al tunnel». Lo afferma il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, intervenendo all'assemblea annuale dell'Anci (Associazione nazionale Comuni italiani). «Ci sarà nuovo rallentamento, ma questa ricetta di politica economica di proseguire le misure di sostegno credo sia giusta». Il governo ha realizzato degli interventi «molto significativi, senza precedenti nella storia repubblicana, a sostegno doveroso dei Comuni e degli enti locali quest'anno. Stiamo parlando di otto miliardi di euro di parte corrente e 34 miliardi di investimenti, che sono stati stanziati nel corso del 2020 per aiutare i Comuni a reggere l'impatto del coronavirus». Questo governo «fin dalla sua formazione - ricorda il ministro - ha dimostrato di credere nel rapporto forte con gli enti locali». Questo rapporto «si è rafforzato con la pandemia» e il loro ruolo «è stato ed è abbastanza centrale e decisivo per dare risposte ai cittadini».

«Il miglior modo - spiega - per cancellare il debito è ridurlo attraverso la crescita economica ed è quello che l'Italia si è impegnata a fare delineando una prospettiva di finanza pubblica di medio termine ambiziosa» che coniuga «politiche espansive per aumentare la crescita e mettere il debito in un percorso discendente». Quanto ai «fondamentali economici» del Paese «sono solidi e robusti», ha aggiunto. «Tutti gli strumenti che fanno risparmiare interessi sono utili. Da questo punto di vista anche il Mes lo è», afferma Gualtieri, osservando che sulla questione «c'è un'opinione diversa da una forza di maggioranza ed essendo necessaria una maggioranza parlamentare questo non ha consentito di accedere a questa linea di finanziamento e avere un risparmio di circa 300 milioni l'anno di risparmio in tassi d'interesse. La Bce ha il 25% del debito dell'Italia e ne deterrà di più nei prossimi mesi».

È importante «che il welfare universalistico venga difeso e rilanciato» per il rilancio serve «un lavoro di policy molto serio» basato su tre elementi: «aggiornare gli obiettivi, rafforzare gli strumenti e allargare la dimensione della sua azione».

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