domenica 27 marzo 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
Milano. Non voleva uccidere, probabilmente, la donna che ieri pomeriggio, a Milano, ha ammazzato il convivente con un colpo di katana che gli ha reciso l’arteria femorale senza lasciargli scampo. Un omicidio avvenuto al culmine di una lite banale, ma finita in tragedia e che adesso costa alla presunta assassina l’accusa di omicidio volontario. La vittima è Mauro Sorboli, 40enne con precedenti per droga, ucciso poco dopo le 15 di nel suo appartamento di via Carcano 5, a Milano. La donna, Valentina A., lavora per una casa discografica. Per l’accusa, avrebbe impugnato una katana, spada giapponese con la lama da 30 centimetri, ferendo a morte il compagno. Secondo la ricostruzione della polizia, la donna, al culmine di un litigio con l’uomo con il quale conviveva da circa un anno, ha prima minacciato di suicidarsi ma poi ha inferto un colpo al 40enne. È stata lei stessa a chiamare i soccorsi. Portata in questura, nel corso dell’interrogatorio ha parlato di frequenti liti e maltrattamenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: