venerdì 7 giugno 2013
​Dure reazioni del mondo politico per l'attacco del leader 5Stelle che definisce il sistema legislativo italiano «la tomba maleodorante della Seconda Repubblica». Boldrini: scomposto e offensivo, danno per il suo movimento.
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"Il Parlamento potrebbe chiudere domani, nessuno se ne accorgerebbe. È un simulacro, un monumento ai caduti, la tomba maleodorante della Seconda Repubblica. O lo seppelliamo o lo rifondiamo. La scatola di tonno è vuota. Ripeto: la scatola di tonno è vuota". Lo scrive oggi Beppe Grillo sul suo blog, in un post in cui chiede se il Parlamento abbia "ancora un senso. Va riformato, abolito? Una cosa è certa, oggi non serve praticamente a nulla".E giù una serie di considerazioni che hanno scatenato reazioni di protesta da molti rappresentanti politici e delle istituzioni. "Le dichiarazioni di Beppe Grillo, scomposte e offensive, tendono di nuovo a colpire il Parlamento e quindi la democrazia. Sono dannose per il Paese, per la sua immagine all'estero, per chi lavora a rinnovare le istituzioni rendendole più sobrie, efficaci e trasparenti e per gli stessi deputati del gruppo M5S", dice Laura Boldrini. "Le parole di Grillo sul parlamento sono inaccettabili. Definire il parlamento "tomba maleodorante" esprime una cultura autoritaria e fascista. Sono quasi le stesse parole usate da Mussolini nel discorso del bivacco. Non possiamo abituarci a tale linguaggio", ha detto il viceministro dell'Economia Stefano Fassina (Pd). Parla di "terrorismo linguistico" e incova l'intervento del presidente Napolitano il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta..

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